La viceministro M5S sfida Salvini: "L'Italia deve molto ai migranti"

Lo strappo grillino. Il viceministro agli Esteri, Emanuela Del Re, difende le migrazioni: "Aspirazione naturale da proteggere"

La viceministro M5S sfida Salvini: "L'Italia deve molto ai migranti"

Si riapre lo scontro sui migranti nel governo? Forse. Perché mentre Salvini su Facebook assicura ai suoi follower ed elettori che l'esecutivo continua "a controllare, a sigillare a chiudere i porti", da Malta una collega di governo grillina, la viceministra agli Esteri Emanuela De Re, si spende per definire le migrazioni una "aspirazione naturale dell'uomo" che va "protetta".

La Del Re è a Malta per partecipare al summit 5+5 con i ministri degli Esteri del Mediterraneo occidentale. "Io credo che la migrazione sia un'aspirazione naturale dell'essere umano e che quindi vada principalmente protetta e compresa come fenomeno", ha detto la pentastellata. "La cosa interessante - ha aggiunto - è che si è parlato di una dimensione umana della migrazione che dev'essere restituita fortemente a questo fenomeno proprio per poter fare in modo che le soluzioni non siano emergenziali ma soluzioni strutturate a lungo termine che vadano veramente a risolvere i problemi".

L'incontro tra ministri a Malta

Tra i ministri si è discusso ovviamente della "crisi" migratoria e di come viene affrontata dall'Europa. La Libia chiede più risorse "per la Guardia costiera e la marina" in modo da ridurre ulteriormente le partenze. Si sono ridotte "dell'80 per cento nell'ultimo anno", ha fatto sapere ministro degli Esteri libico, Mohammed Siyala, "ma servono ancora aiuti dall'Europa per fare di più". C'è da capire se l'Ue troverà mai un accordo in questo senso.

Intanto tra Italia e Malta continua a soffiare aria di tempesta, con veti e accuse incrociate. "Dobbiamo combattere la narrativa secondo cui le migrazioni sono una minaccia e una fonte di paura", ha detto il ministro degli Esteri maltese, Carmelo Abela. Secondo il ministro occorre pensare "nuovi approcci per gestire le migrazioni, passare da quella illegale che favorisce i trafficanti di esseri umani, a quella regolare, controllata e sicura tracciata dal Patto mondiale per le migrazioni firmato all'Onu".

L'immigrazione per la Del Re

Già, il patto Onu. L'Italia non l'ha sottoscritto, più per volere di Salvini che dei Cinque Stelle (che in gra parte erano favorevoli). Malta invece a Marrakech c'era. A sorprendere dunque non sono tanto le parole del ministro maltese, ma quelle del viceministro pentastellato. "Dobbiamo moltissimo all'immigrazione in Italia", ha detto la Del Re. "Abbiamo comunità di migranti che hanno contribuito enormemente anche al nostro sviluppo". La grillina ha citato come esempio la comunità albanese, che ha "contribuito realmente ed economicamente al nostro modo di vedere la realtà oggi". Certo, ci sono anche "dei problemi" sulla gestione del flusso e altri sulla "criminalità", ma per la Del Re sono fenomeni che "vanno raccontati nella loro effettiva dimensione e affrontati con accuratezza da parte delle nostre società per far sì che appunto non ci sia una distorsione dei dati o una percezione non corretta".

Cosa ne penserà il titolare del Viminale? Per ora non è dato sapere come reagirà alle parole della collega grillina. In fondo anche all'interno del governo non mancano differenze di approccio sostanziale al tema. "Continuiamo a controllare, a sigillare a chiudere i porti.

Solo 53 arrivi dall'inizio dell'anno. L'anno scorso erano già mille", rivendica il leader della Lega. Dall'altro lato Conte e Di Maio hanno invece iniziato a sposare una linea più possibilista e dedita all'accoglienza (basti guardare il caso Sea Watch).

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