Malta propone partnership per gestire immigrazione e posti di lavoro

Il ministro Abela, che ritiene inevitabile l’incremento del fenomeno migratorio, propone la creazione di una partnership tra i paesi del Mediterraneo meridionale per gestire i flussi e creare nuovi posti di lavoro annessi

Malta propone partnership per gestire immigrazione e posti di lavoro

Il ministro degli esteri di Malta Carmelo Abela lancia un messaggio di critica rivolto a quanti, secondo la sua opinione, arrivano a demonizzare il fenomeno dell’immigrazione.

Parole che non possono non suscitare una certa reazione di spaesamento, dato che si parla dello stesso paese noto per una chiusura più che salda dei suoi porti anche dinanzi a situazioni di emergenza. Salvo, ovviamente, i casi in cui sia prevista una ridistribuzione dei migranti nel resto dei paesi Ue.

Abela è intervenuto durante la riunione della ministeriale esteri del 5+5 dell’Euromed, a cui era presente anche Federica Mogherini, esponente del Pd, in qualità di rappresentante per la politica estera europea.

Il fenomeno migratorio dall’Africa è destinato “a restare al primo posto in agenda per tutto il prevedibile futuro”, sostiene il ministro maltese, come riportato da Ansa. Per questo è necessario “combattere la narrativa sui migranti intesi come minaccia o fonte di paura”. “Anche le Ong ed i centri di coordinamento dei soccorsi in mare devono rispettare le regole e leggi internazionali”.

Malta spinge verso la creazione di una partnership tra i paesi del Mediterraneo meridionale, che possa garantire “investimenti per lo sviluppo sociale ed economico” e la creazione di nuovi posti di lavoro.

Unica condizione l'urgenza di “adottare un approccio olistico che riguarda anche l'atteggiamento dei nostri dei popoli verso l'immigrazione, combattendo la narrativa dei migranti come minaccia”.

Vedremo se questa proposta avrà o meno un seguito.

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