La procura di Vicenza ha aperto una inchiesta a carico di una maestra, E. P. di 41 anni, in servizio presso una scuola primaria cittadina, con l’ipotesi di reato di tentata violenza sessuale nella forma più lieve delle molestie nei confronti di un suo alunno di 10 anni.
A riporta la notizia è Il Giornale di Vicenza. Secondo il quotidiano, l’insegnante è stata denunciata dai genitori dello scolaro, preoccupati e choccati da alcuni messaggi particolari, del tipo “amore mio”, letti nel cellulare del figlio.
Il ragazzino, interrogato dai genitori, avrebbe anche riferito di avere ricevuto un paio di volte dalla maestra dei “bacetti vicino o sulle labbra”. Rivelazioni, queste, che hanno allarmato i genitori che si sono subito rivolti ai carabinieri.
La maestra, però, ha negato ogni addebito affermando che quelli erano semplici gesti di affetto nei confronti del minore. Nei suoi confronti la dirigenza scolastica per il momento non ha preso provvedimenti disciplinari.
Il giovane studente, che ha poi cambiato istituto, è stato ascoltato in forma protetta da
una psicologa alla quale avrebbe confermato la versione dei “bacetti” ricevuti dall’insegnante dichiarando, però, che la donna non è andata oltre. L’indagine è in corso per fare piena luce sulla vicenda.
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