Lo Sciacchetrà vola in orbita. Le barbatelle del celebre passito delle Cinque Terre saranno coltivate in una navicella spaziale destinata a una missione lunare. Lo ha annunciato Massimo Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, la più importante azienda italiana di progettazione sistemi satellitari. E lo ha fatto nel corso della serata del Premio Sciacchetrà, giunto alla terza edizione, che si è svolto a Buranco di Monterosso, organizzata dal senatore Luigi Grillo che del Premio è ideatore e presidente.
Il premio Sciacchetrà 2022 è andato allo scienziato ricercatore Gianni Ciofani, di origini monterossine, che ha brevettato un processo di estrazione di sostanze dalle vinacce provenienti dai vigneti delle Cinque Terre. Quelle sostanze, è stato riscontrato, sono particolarmente efficaci a contrastare i radicali liberi, causa dell’invecchiamento dei tessuti cellulari e, in molti casi, dell’insorgere di malattie neurovegetative. Gianni Ciofani è stato intervistato e poi premiato dal governatore ligure Giovanni Toti, dal sindaco di Spezia e presidente della Provincia Pierluigi Peracchini, dal sindaco di Monterosso Emanuele Moggia e dallo stesso Luigi Grillo.
Ma torniamo allo Sciacchetrà che sarà coltivato nella missione spaziale che Thales Alenia Space Italia ha programmato per il 2025. Barbatelle di Nebbiolo, Sangiovese e Aglianico sono state già coltivate in una missione spaziale internazionale con un duplice obiettivo: consentire agli astronauti di autoprodursi il cibo e di sperimentare forme di agricoltura in assenza di gravità.
I primi risultati sono sorprendenti: i vigneti nello spazio sono più resistenti e richiedono meno acqua, qualità importanti con i guasti climatici con cui siamo alle prese. Dopo i vini rossi, finirà dunque in orbita anche un vino bianco prestigioso come lo Sciacchetrà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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