Vinse 5 milioni al Gratta e Vinci, ma i ladri gli portano via tutto

I rapinatori sono fuggiti con otto chili di lingotti, per un valore di 600mila euro, e 20mila euro in contanti

Vinse 5 milioni al Gratta e Vinci, ma i ladri gli portano via tutto

Un colpo di fortuna, circa un anno fa, gli aveva cambiato la vita: una vincita da 5 milioni al Gratta e Vinci. Se non fosse che venerdì sera una banda di rapinatori si è introdotta nella villa dell'imprenditore, alle porte di Torino, facendosi consegnare 20 chili di lingotti, per un valore di 600mila euro, e 20mila euro in contanti. I carabinieri del comando provinciale, però, hanno in mano parecchi elementi per poter rintracciare i malviventi. La vittima ha raccontato agli inquirenti che il capo dell'organizzazione, colui che guidava le operazioni e dava gli ordini agli altri, avrebbe avuto un'inflessione spiccatamente romena.

La rapina milionaria

Una rapina studiata a tavolino. Secondo quanto ricostruisce il Corriere della Sera, il colpo sarebbe stato messo a segno in una villa di Torre Pellice, tranquillo borgo di circa 4.000 abitanti nella Valle del Pellice, in provincia di Torino. L'imprenditore, 33 anni, con un business avviato da poco nel settore dei trasporti, era di torno a casa da una cena assieme alla sua fidanzata 25enne quando, all'ingresso dell'abitazione, si è imbattutto nei i rapinatori. Dapprima i malviventi gli hanno intimato di stendersi sul pavimento poi, armi alla mano, hanno cominciato a minacciarlo. Dopo circa un'ora di ricerche, la banda - tre uomini con un passamontagna calato sulla testa - è riuscita a scovare i lingotti d'oro. Nel mentre la coppia, rinchiusa in uno sgabuzzino, è riuscita ad allertare il 112. Ma all'arrivo dei militari dell'Arma, i rapinatori erano già riusciti a dileguarsi.

Le indagini

Un trasmettitore salitare, posizionato tra i lingotti, ha guidato gli investigatori fino a Torino: una "falsa pista", scrive il Corriere. È molto probabile che i rapinatori, in fuga con anche una costosa bottiglia di Dom Perignon e una lussuosa collezione di profumi, si siano accorti del gps decidendo quindi di disfarsene lungo il tragitto. L'imprenditore ha raccontato agli inquirenti che il capo della banda aveva quasi sicuramente un accento romeno.

"Nostra figlia è ancora molto spaventata, terrorizzata, ma per fortuna sta bene. - hanno raccontato i genitori della fidanzata del 33enne - Non sappiamo cosa possa essere successo ma l'importante è che nessuno si sia fatto male".

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