Pestata, stordita a pugni e stuprata. Arrestato consigliere di Casapound

Arrestati due giovani con l'accusa di violenza sessuale di gruppo. Il reato consumato all'interno di un circolo privato di Viterbo

Pestata, stordita a pugni e stuprata. Arrestato consigliere di Casapound

Uno dei due arrestati per violenza sessuale sarebbe un consigliere comunale di CasaPound. L'altro un militante della stessa sezione. Sono questi i particolari che emergono da Vallerano, comune del Viterbese, dove oggi la polizia ha messo le manette a due persone considerate responsabili del reato di violenza sessuale di gruppo ai danni di una donna italiana di 36 anni.

L'attenzione mediatica è già elevata, visto il coinvolgimento di due esponenti del partito guidato da Simone Di Stefano. Quello che si sa per ora è che - spiega la polizia - "il reato si è consumato all’interno di un circolo privato di Viterbo di cui gli autori del reato avevano in quel momento l’uso esclusivo".

I due giovani hanno 19 anni e 21 anni. Si tratta di Francesco Chiricozzi e Marco Licci. Il primo è un consigliere comunale di minoranza di Vallerano, dove i 'fascisti del terzo millennio' hanno ottenuto oltre il 21% alle ultime amministrative di giugno 2018. L'altro invece sarebbe un militante del movimento di destra. I due avrebbero fatto bere la donna il 12 aprile scorso durante una festa privata. Poi l'avrebbero invitata in un altro locale, di cui avevano le chiavi, per tentare un approccio sessuale. Lei però si sarebbe opposta e a quel punto l'avrebbero riempita di pugni fino a farle perdere conoscienza: a quel punto i due l'avrebbero abusata.

Gli agenti avrebbero anche trovato alcuni video dello stupro nei cellulari dei due giovani, filmati rinvenuti durante le perquisizioni della Digos e degli agenti della Mobile. Il materiale sequestrato e gli accertamenti clinici effettuati sulla vittima in ospedale il giorno dopo le violenze hanno convinto la procura a chiedere la misura cautelare.

Su Facebook il leader di CasaPound, Simone Di Stefano, ha annunciato la decisione del movimento di cacciare il consigliere. "La persona in questione è stata immediatamente espulsa da CasaPound ed ha rassegnato le dimissioni da consigliere comunale - ha scritto - Qualora risultasse colpevole auspico una pena durissima! Come per ogni altro Infame stupratore". E ancora: "Più volte non ho esitato a chiedere per gli stupratori la castrazione (non chimica), e non cambio di certo idea solo perché questo era iscritto a CasaPound". Le dimissioni di Chiricozzi dovrebbero essere formalizzate già domani, come precisato in una nota il presidente di CasaPound Italia Gianluca Iannone.

Duro l'attacco del sindaco di Vallerano, Adelio Gregori: "Chiricozzi - ha detto il primo cittadino all'Adnkronos - ha già un procedimento in corso per il pestaggio di un ragazzo. All'epoca era ancora minorenne e, insieme ad un altro esponente di CasaPound, Polidori anche lui eletto consigliere, hanno preso a botte un ragazzo, colpevole di aver fatto su Facebook dei commenti ironici sul loro movimento. Lo hanno pestato in venti contro uno. Bisogna smetterla di dire che sono ragazzate".

Sul caso si è espresso anche il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. Il quale definisce "scioccante" quanto successo: "I balordi che hanno violentato questa ragazza la pagheranno cara - ha detto - Se quanto riporta la stampa in queste ore corrisponde al vero mi auguro si facciano 30anni di galera. La mia vicinanza e tutto il sostegno possibile alla donna e alla sua famiglia".

Duro anche il ministro Trenta: "Ditemi voi se queste non sono delle bestie - ha attaccato - Giunga il mio abbraccio e la mia vicinanza di donna e di ministro alla ragazza e alla sua famiglia, in queste ore delicate e difficilissime". Anche Salvini, dal canto suo, chiede che oltre alla galera venga assicurata per gli stupratori una pena più dura: "Ci vuole anche una cura - ha spiegato il ministro dell'Interno - castrazione chimica o blocco androgenico".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica