Incubo virus e laboratori: perché si rischia una nuova pandemia

In giro per il mondo si moltiplicano i laboratori ad alto rischio ma è la Cina a preoccupare maggiormente: previsto l'innesto di nuove strutture con standard non adeguati. Ecco cosa potrebbe accadere

Incubo virus e laboratori: perché si rischia una nuova pandemia

Alcuni scienziati lanciano l'allarme: nuove pandemie come quelle causate dal virus Sars-Cov-2 potranno ripetersi con maggiore frequenza nel prossimo futuro se i laboratori di tutto il mondo dove si eseguono esperimenti non saranno sicuri contro ogni ragionevole dubbio.

Laboratori non a norma

Il problema principale è che i laboratori di massima sicurezza, quelli cioé che svolgono le ricerche biologiche più pericolose, negli ultimi anni si sono moltiplicati in giro per il mondo espandendosi anche in Paesi dove gli standard di controllo non sono adeguati come dovrebbe essere. Gli esperti del settore hanno il timore che l'insieme delle due cose esponga al rischio della fuoriuscita di qualche agente patogeno in grado di infettare e diffondersi causando una nuova pandemia. È quanto emerso da uno studio condotto da esperti in guerra batteriologica e sicurezza internazionale di cui ha parlato il Financial Times: nel report si legge che nel mondo esistono ben 59 struttture dove si trattano agenti patogeni di rischio 4, il livello più alto e pericoloso, estremamente infettivi per l'uomo. Tra queste strutture c'è anche il famoso laboratorio di Wuhan (qui un nostro approfondimento per InsideOver), al centro di una nuova inchiesta da parte degli Stati Uniti sulle origini del Covid-19 (ne abbiamo parlato anche qui).

Il pericolo corre in città

Altra cosa incredibile è che il 75% di queste "fabbriche di virus" si trovi nei centri urbani, con tutti i rischi connessi ad eventuali "errori" e "fuoriuscite" impreviste. Come detto, non tutti sono attrezzati al meglio per gestire ricerche scientifiche molto delicate: secondo il Global Health Security Index, poco meno di un quarto dei Paesi con laboratori che operano al massimo rischio biologico hanno livelli “elevati” di preparazione alla biosicurezza. Circa un terzo, tra cui la Cina, ha livelli "medi" mentre il 41% ha livelli "bassi", come il Sudafrica. Come si può facilmente dedurre, non è così remota l'ipotesi che un virus oppure un batterio pericoloso possano fuoriuscire da laboratori mal sorvegliati e causare un’altra pandemia. L'ultimo rapporto del dipartimento della Salute degli Stati Uniti rivela che nel 2019 diverse tossine e altri materiali pericolosi sono stati “smarriti” 13 volte e rilasciati per sbaglio 219 volte: circa un migliaio di persone è stato costretto a sottoporsi a visite mediche ed assumere farmaci preventivi anche se poi nessuna di loro si è ammalata.

Perché la Cina ha i riflettori addosso

La Cina, dopo il disastro Covid-19, ha ovviamente tutti gli occhi del mondo addosso: ma li aveva anche prima della pandemia per i nuovi laboratori che si sono costruiti negli ultimi anni e si vogliono costruire: come riporta La Stampa, nella sola provincia di Guangdong il governo ha intenzione di aprire da 25 a 30 nuovi laboratori di livello di biosicurezza 3 e un laboratorio BSL-4, cioè di massima sicurezza. Ma i controlli non sono adeguati al pericolo come gli stessi funzionari cinesi hanno rivelato: caso lampante è stata la fuoriuscitia di un batterio da un impianto di vaccini nel novembre 2019, un mese prima dell’inizio ufficiale della pandemia: più di 6mila persone nel nord-ovest della Cina si sono contagiate con la brucellosi, una malattia batterica con sintomi simili all’influenza. E sempre nel 2019, il Direttore dell’istituto di virologia di Wuhan, Yuan Zhiming, denunciò apertamente le carenze di sicurezza nei laboratori cinesi.

In ogni caso, oltre alla sicurezza, molti scienziati denunciano la scarsa trasparenza delle attività dei laboratori cinesi come accaduto nel gennaio 2020, quando il governo di Pechino obbligò tutte le strutture a non rilasciare informazioni sul Sars-Cov-2 senza aver chiesto prima "il permesso": soltanto questo episodio fa capire quanto non siano sicure quelle strutture e ciò che vi accade dentro.

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