La situazione dentro le quattro mura di una casa bolognese era ormai diventata insopportabile. La violenza, di qualsiasi genere, era all'ordine del giorno e una donna pachistana di 35 anni, mamma di tre bambini, ha deciso che così non poteva continuare, si è fatta forza e ha denunciato tutto. Il suo incubo peggiore era il marito, un 44enne connazionale che aveva preso di mira anche i figli piccoli, succubi insieme alla madre di "atti di violenza verbale, psicologica e fisica".
Le vessazioni
La donna, dopo essere scappata di notte insieme ai figli, ha raccontato ai carabinieri che gli abusi erano iniziati almeno 16 anni prima, quando lei era ancora minorenne. Il suo corpo era diventato ormai un oggetto su cui l'uomo si accaniva e affliggeva qualunque tortura: le sputava addosso, la stuprava e la umiliava anche davanti ai tre bambini. Inoltre capitava spesso che in preda alla furia gelosa la chiudesse per ore dentro una stanza dalla quale non poteva uscire neanche per andare in bagno. Non poteva avere un telefono né andare a lavorare, così non poteva avere soldi suoi. "Perché sei mia e se farai qualcosa di peccato ti farò del male", le urlava spesso. La violenza non cessava neanche nei periodi di gravidanza, arrivando persino a puntarle un coltello alla gola e a minacciarla di morte.
Le vicende giudiziarie
Dopo la denuncia la donna si è costituita parte civile durante il processo che ha visto il marito imputato. Questi si è sempre difeso dicendo che i racconti fossero frutto dell'immaginazione della donna e anzi ha dichiarato di darle "troppa libertà". Ma i giudici non gli hanno creduto. "La persona offesa – ha dichiarato la Corte d'appello sottolineando anche l’attendibilità dei tre minori – ha descritto una situazione governata dalla sistematica prevaricazione del marito a ogni livello, fisico e sessuale, economico e psicologico".
Per tale storia agghiacciante la Corte ha deciso di condannare l'uomo a 3 anni e 11 mesi di carcere. La pena, infatti, è stata ridotta rispetto al primo grado, in quanto i reati di violenza sessuale commessi fino al 2009 sono caduti in prescrizione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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