Una tessera da 20 (amico onorario) o da 100 euro (amico sostenitore) è ciò che consente di entrare nell'Associazione Amici del Vittoriale, costituitasi nel 2008 con la nomina di Giordano Bruno Guerri come direttore e presidente della Casa degli Italiani, nonché la villa di Gabriele D'Annunzio a Gardone Riviera (Bs) sulle rive del Lago di Garda. Intellettuale, giornalista e storico, da quando Guerri è a capo della Fondazione Vittoriale degli Italiani ha sempre incrementato il numero dei visitatori. Quest'anno la percentuale è cresciuta del 60%: «E andiamo avanti senza contributi pubblici dal 2009 dice - Abbiamo chiesto libertà di gestione in cambio della totale indipendenza economica, e da 8 anni il nostro bilancio è in attivo».
L'incontro con Giordano Bruno Guerri è al Vittoriale: snocciola dati e presenta le novità: «Tra Facebook e Instagram abbiamo raccolto più di 45mila amici del Vittoriale, e abbiamo tanti giovani assunti che lavorano qui» dice chiamandoli tutti sul palco, una ventina abbondante. Una mente che da un lato crea nuove collaborazioni con diverse università europee («c'è già quella di Rotterdam con cui abbiamo uno scambio culturale. Quest'anno entra anche l'Università di Amsterdam. Abbiamo tanti turisti olandesi, è giusto arrivare a promuovere le nostre ricchezze direttamente negli altri Stati»); dall'altro si apre al mondo dei bambini. Quindi ecco che Guerri annuncia una collaborazione tra Gardaland e il Vittoriale: «Ho due figli piccoli - continua - e spesso li porto a Gardaland. Dopo un po' credo che per qualsiasi adulto che li accompagni sia necessario un attimo di respiro, e del resto anche per i bimbi entrare fin da subito in contatto con la bellezza è fondamentale: stiamo lavorando quindi all'allestimento di una mostra permanente dedicata a D'Annunzio che sarà inaugurata all'interno del parco divertimenti nel 2018».
Tra le varie pubblicazioni presentate e realizzate quest'anno spicca «Io per te. Tu per me», il carteggio integrale tra Gabriele d'Annunzio e la contessa Giuseppina Giorgi Mancini avvenuto tra il 1906 e il 1938 (Silvana Editoriale, 885 pagine a cura di Francesca Martinelli, 22 euro): una passione anzitutto fisica che coinvolse i due protagonisti per anni, di cui c'era testimonianza nel loro carteggio, ma di cui si era persa traccia. Eppure Guerri stesso è andato a ricercare le lettere tra tutti i collezionisti di D'Annunzio (5 o 6), e le ha trovate: uno di questi le aveva acquistate anni fa, «e le ha ri-donate al Vittoriale», dice Guerri. Ora tutto lo scambio epistolare romantico e appassionato è stato raccolto in un volume.
Altra novità è la digitalizzazione di 103 bobine in archivio, che lo stesso Vate aveva filmato e che riprendono momenti di vita nella Villa: in una rientranza sul retro dell'Auditorium il Vittoriale ha ricavato la Saletta del Cinematografo, ovvero la sala cinematografica più piccola esistente al Mondo («forse entreremo nel Guinnes dei primati per questo»), con una sola sedia, in cui, schiacciando lo schermo si può scegliere se assistere scene di giornate nel Vittoriale, o imprese del Vate o altri momenti di vita. Che D'Annunzio fosse un appassionato di profumi ed essenze non tutti lo sanno. E che le sapesse anche creare con infusi di erbe e fiori è una novità: grazie a Marco Vidal, famiglia da 110 anni nella profumeria, sono state studiate le composizioni che il Vate aveva inventato, e sulla base di questi studi sono state create tre essenze che, per ora, si possono sentire camminando nella Prioira, l'area del palazzo che maggiormente lui viveva.
«Sono stati posizionati dei diffusori lungo il percorso - dice Vidal -. Il primo giugno, in occasione della mostra che aprirà D'Annunzio Segreto, presenteremo l'Acqua Nunzia, dal Vate ideata, e altre due nuove fragranze: questa volta si potranno acquistare». Come sarà pronto, nella prossima stagione, il Vino di D'Annunzio, dato che è appena stato inaugurato un vigneto proprio nel parco del Vittoriale. «Il Vate era quasi astemio dice Guerri -, ma aveva una cantina fornitissima per gli ospiti».
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