Pace fatta tra Vittorio Feltri e Mario Calabresi, dopo anni in cui i due giornalisti si sono attaccati in modo duro più di una volta. A riportare la sintonia ci ha pensato un libro, "La mattina dopo", proprio dell'ex direttore di Repubblica. Un'opera, edita da Mondadori, che è finita sul comodino del direttore di Libero.
E proprio sulle colonne del proprio quotidiano, Feltri ha scritto una lettera-editoriale al collega "Caro Mario Calabresi, sto leggendo il tuo libro appena uscito. Quando l'ho preso in mano ero sospettoso, quasi infastidito, memore delle polemiche volgari tra me e te. Poi la curiosità è stata più forte della diffidenza e pagina dopo pagina sono arrivato a metà dell'opera. E devo dirti che mi sono ritrovato, commuovendomi, nella tua prosa rassegnata tuttavia non banale. Vi ho scorto dei sentimenti che non mi rendono tuo fratello, questo sarebbe troppo, ma uno che ti somiglia, nonostante tutto".
Nel testo, si legge ancora: "Capisco il tuo stato d'animo, il senso di vuoto che si prova allorché si è costretti a lasciare un posto di lavoro che ti sembrava eterno, tuo e di nessun altro. Vorrei consolarti, spero di riuscirci […] Anche se non dimentico il livore maturato in te allorché ti definii l'orfano del commissario assassinato dai tuoi amici di sinistra […] Il giorno che mi scrivesti che nella mia lunga vita professionale ero stato a capo soltanto di giornali di serie B, ti risposi che forse era così, tuttavia li avevo portati in serie A, mentre tu hai guidato due fogli di serie A e li hai portati entrambi in serie B".
Infine, ecco le scuse di Feltri: "Ti chiedo scusa sicuro che farai la stessa cosa con me. Se non accadrà, pazienza.
Intanto ti auguro che il libro che hai dato alle stampe incontri il favore del pubblico e ti dia una boccata di ossigeno, indispensabile per affrontare il domani". Vittorio Feltri ha teso la mano: si attende ora la reazione di Mario Calabresi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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