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Il caffè americano era, fino a pochi decenni fa, qualcosa che, pregiudizialmente, faceva storcere il naso ai puristi: certo, gli italiani sono da sempre affascinati dalla cultura dell’espresso, ma dagli anni ’80 a oggi l’idea del caffè lungo consumato dagli americani, complici un minore apporto di caffeina e la cultura pop (in primis Twin Peaks e la “damn fine cup of coffee”, la preferita dell’agente Cooper), ha iniziato a scatenare un certo interesse. Il resto l’hanno fatto le multinazionali come Starbucks, e oggi, sebbene il caffè americano non sia amato dagli italiani quando il classico espresso, gode di una vasta popolarità.
La storia del caffè americano
Paradossalmente si ritiene - ma è poco più che una leggenda metropolitana - che il caffè americano sia stato inventato dai baristi italiani durante la Seconda Guerra Mondiale.
Con lo sbarco degli Alleati si cercò, come riporta CoffeeGeek, di venire incontro alla richiesta di una bevanda calda che non fosse così intensa come l’espresso, cui i soldati statunitensi non erano abituati. Così si sarebbe iniziato a servire l’espresso in tazza grande - come quella che si usa per il cappuccino - ma al tempo stesso sarebbe stato accompagnato da acqua calda a parte, così che i soldati potessero diluire l’espresso a proprio piacimento.
Tuttavia, a riprova che si tratti probabilmente di un mito, viene riportato anche come l’“americano” comparisse nei menu dei caffè italiani già negli anni ’30 - anche se forse si riferivano all’omonimo cocktail a base di vermouth rosso.
Negli anni ’60 il modo di servire il caffè americano cambiò e l’espresso venne mescolato prima di giungere in tazza insieme all’acqua calda, affinché non se ne disperdesse completamente la crema.
Come fare caffè americano con la macchinetta
Che si possegga in casa una macchinetta per le cialde o una per le capsule, il succo rimane lo stesso. Si devono preparare due espressi, con cialda o capsula, appunto, secondo le istruzioni della singola macchinetta, e poi versarli in una tazza grande in cui è stata già posta acqua calda in proporzione 1:1,5 rispetto alla quantità di liquido della somma dei due espressi. Si versa l’espresso sull’acqua, perché in questo modo, come accennato, la crema non si disperde, ma tende a restare in superficie.
Come fare caffè americano con bollitore
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Con il bollitore il metodo di preparazione è completamente differente. Si parte riscaldando l’acqua con il bollitore appunto e poi si mescola a essa il caffè macinato: si usano quattro cucchiai di caffè ogni mezzo litro di acqua. Successivamente si lascia il caffè in infusione per pochi minuti, mescolando una volta e poi si filtra la propria bevanda suddividendola nelle tazze - per queste quantità sono 4 tazze.
Come fare il caffè americano con la moka
La logica della moka è molto simile a quella della macchinetta. In pratica si prepara la quantità di due espressi e li si aggiunge all’acqua calda in una quantità una volta e mezza rispetto a quella degli espressi.
Che miscela si usa per caffè americano
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Il caffè americano si prepara con una miscela 100% arabica: questi chicchi di caffè devono essere tostati chiari e macinati grossi. In alternativa, si può usare insieme miscela arabica e miscela robusta, purché l’arabica sia decisamente preponderante (dal 70% in su rispetto all’insieme).
Come fare il caffè americano freddo
Nella variante fredda del caffè americano, si preparano comunque i due espressi e li
si mette in frigo con un paio di cubetti di ghiaccio, finché questi non si sciolgono. Successivamente si prende un bicchiere alto con un altro paio di cubetti di ghiaccio e si serve, mescolando lievemente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.