Addio a Boris Spassky, il leggendario campione di scacchi russo

Si è spento all'età di 88 anni il campione di scacchi russo Boris Sassky. Nell''immaginario del mondo la sua partita con l'americano Bobby Fischer in piena Guerra Fredda

Boris Spassky e Bobby Fischer durante la leggendaria partita avvenuta a Reykyavik nel 1972
Boris Spassky e Bobby Fischer durante la leggendaria partita avvenuta a Reykyavik nel 1972
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Se n'è andato all'età di 88 anni il grande campione di scacchi russo Boris Spassky, leggendaria fu la sua sfida con il rivale americano Bobby Fischer avvenuta a Reykyavik nel 1972 e vinta da quest'ultimo. L'incontro con Fischer avvenne negli anni in cui le tensioni tra Usa e Urss erano all'apice a causa della Guerra Fredda e fu vissuto proprio come una "prosecuzione" di quel braccio di ferro politico.

Chi era Spassky

Nato nel 1937 a San Pietroburgo (chiamata all'epoca Leningrado), è stato campione del mondo dal 1969 al 1972 e otto volte medaglia d'oro alle Olimpiadi degli scacchi.

La sfida rimasta leggenda

In piena Guerra fredda, Spassky e Fischer si sfidarono a Reykyavik, capitale dell'Islanda, per una serie di partite tra l'11 luglio e il 13 settembre 1972 per il Campionato del Mondo di scacchi. La sfida era talmente attesa, visto il contesto geopolitico dell'epoca, che venne trasmessa anche in diretta televisiva. L'americano vinse 12,5 a 8,5 e la gara fu piena di colpi di scena, tanto che dovette intervenire telefonicamente l'allora segretario di stato Henry Kissinger per evitare che Fischer abbandonasse la sfida a partita in corso.

Il ricordo

Sono in molti oggi che lo piangono, tra gli altri il presidente della Federazione scacchistica russa, Andrei

Filatov che di lui ha scritto: "E' scomparsa una grande personalita', generazioni di giocatori di scacchi hanno studiato e stanno studiando le sue partite e il suo lavoro. Questa e' una grande perdita per il Paese"

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