È partito dalla base militare americana di Vandenberg in California, il payload Iperdrone.0 dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), decollato a bordo della missione americana Transporter-11.
La sua prima missione
Sviluppato grazie all'unione tra CIRA, Tyvak International e Kayser Italia e coordinato da ASI, Iperdrone.0 rappresenta la prima missione del programma Iperdrone che ha l’obiettivo di progettare e realizzare un veicolo in grado di effettuare complesse operazioni in orbita con ritorno a terra, in modo da consentire il recupero dei dati a bordo.
Lanciato dal vettore Falcon 9 di SpaceX, il percorso di Iperdrone.0 è stato seguito anche dal centro spaziale italiano “Luigi Broglio” di Malindi in Kenya. "Il lancio di successo della missione Iperdrone.0 rappresenta un ulteriore traguardo nella roadmap strategica dell'ASI che punta a consolidare lo sviluppo di veicoli e missioni in grado di effettuare complesse operazioni in orbita", ha spiegato Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Aggiungendo: "In questa missione dimostrativa il drone spaziale tutto Made in Italy ha il ruolo di fattorino speciale, sta portando in orbita carichi utili di studio. È un vero precursore destinato a testare le tecnologie che apriranno la strada a sistemi di trasporto spaziali che saranno in grado di effettuare operazioni in orbita e successivamente di rientrare in atmosfera. Con questo l’Italia ribadisce la sua presenza in prima fila nell’impegno verso il consolidamento di un accesso europeo autonomo allo spazio".
Il successo dell'industria aerospaziale italiana
Il presidente dell'ASI ha anche sottolineato il successo dell'industria aerospaziale italiana: "Grazie alla fruttuosa collaborazione con le imprese e il coordinamento dell'Agenzia, l'Italia dimostra di essere un Paese all'avanguardia nel campo delle attività anche dell’in orbit servicing sia per la filiera produttiva nazionale che nello sviluppo di tecnologie altamente innovative. L'obiettivo finale è quello di posizionare il sistema paese in un ruolo di primo piano in ambito internazionale in quella che rappresenta la nuova frontiera dei servizi spaziali e preparare, nel medio e lungo periodo, i servizi orbitali del futuro".
Grande la soddisfazione espressa anche da Antonio Blandini presidente del CIRA. "Il progetto Iperdrone rappresenta un successo dell'industria aerospaziale italiana, anche in termini di capacità della filiera tecnologica e produttiva - spiega - Grazie all'ASI e alla collaborazione con partner tecnologici di eccellenza come Tyvak e Kayser, stiamo lavorando allo sviluppo di un sistema di operazioni in orbita e rientro spaziale all'avanguardia".
Il futuro delle missioni spaziali
"Questo progetto -ha aggiunto poi Blandini - e le attività che sicuramente proseguiranno per la sua implementazione e attuazione, apriranno nuove prospettive per il futuro dell'esplorazione spaziale: Iperdrone contribuirà significativamente al progresso delle tecnologie di rientro spaziale e alla crescita della nostra economia spaziale, anche in termini di posizionamento internazionale. Continueremo a lavorare intensamente sul futuro del progetto, per consolidare e ampliare le nostre capacità tecnologiche, e così accorciare le distanze tra lo Spazio e la Terra".
La missione di Iperdrone.0
Il Cubesat acquisirà immagini con la grande possibilità di poter tornare a terra per poterle recuperare. Un importante traguardo che ha visto molte sfide tecnologiche fino ad ora impossibili, come quella dell'innovativo sistema di propulsione a gas freddo, denominato PERSEUS, ideato e realizzato appositamente per questa missione.
Questo sistema ecologico non solo è importante per questa missione ma apre la porta a quelle future di Cubesato come nel programma dell’ASI ALCOR, dedicato allo sviluppo di piccoli satelliti, e in progetti nazionali in ESA come Space Rider Observer Cube (SROC).
Un progetto all'avanguardia
Iperdrone.0 è all'avanguardia anche per tutti gli aspetti legati alla sicurezza grazie al contributo di Kayser Italia, che ha installato i rigidi standard di sicurezza, per consentire manovre in prossimità della Stazione Spaziale Internazionale.
La prossima missione
Anche se la missione 0 è appena iniziata, si pensa già al futuro con la successiva missione Iperdrone.
1, dove verranno testate in volo strategie innovative di guida, navigazione e controllo e nuovi sistemi di protezione termica progettati per proteggere il Cubesat dalle temperature estreme incontrate durante il rientro atmosferico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.