Dal 4 al 6 novembre a Milano si parla di futuro tecnologia e sostenibilità con un grande festival, il Focus Live - Orizzonti, al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Gare tra robot e campioni olimpici, passeggiate virtuali sulla Stazione Spaziale Interazionale, viaggi a gravità ridotta su Marte o dentro ai vulcani e l’incontro con Alter ego, il robotico umanoide dell’Istituto Superiore Sant’Anna di Pisa. E ancora, sfide di coding, quiz di astronomia e spettacoli teatrali. In più immersioni nel mondo naturale, alla scoperta degli insetti impollinatori e dei coralli. Il festival vuole far sperimentare e toccare direttamente con mano, come la scienza e il progresso tecnologico abbiano già cambiato - e cambieranno - la vita quotidiana di tutti noi nei prossimi anni. Uno sguardo attento, multiforme, dinamico, multimediale, interattivo, coinvolgente ed entusiasmante al futuro della scienza, della tecnologia, dell’esplorazione spaziale e della salvaguardia del Pianeta, accessibile a tutti e rivolto a piccoli e grandi. Tanti gli ospiti presenti, tra gli altri il campione olimpico Marcell Jacobs, i climatologi Luca Mercalli ed Elisa Palazzi, il fisico Roberto Battiston, i biologi marini Roberto Danovaro e Ferdinando Boero e il geologo Mario Tozzi, l’astrofisico Luca Perri, il docente Telmo Pievani e i divulgatori scientifici Federico Taddia e Massimo Temporelli. A raccontarne le meraviglie a cui si potrà partecipare, il direttore di Focus, il mensile punto di riferimento di appassionati e curiosi di tecnologa, scienza, natura e innovazione, Raffaele Leone.
Direttore, quale è lo scopo principe di Focus Live Orizzonti?
“Portarti a toccare con mano la scienza, trasformare in esperienza il sapere che ogni mese cerchiamo di trasmettere attraverso il magazine, far guardare dentro l'innovazione e la ricerca, allungare lo sguardo verso il domani. E poi, diciamolo, il festival è anche l'occasione di trovarci insieme ai tanti appassionati di divulgazione scientifica, ai lettori e agli estimatori del nostro giornale, del sito, dei social, che io chiamo focusiani perchè li considero abitanti del Mondo Focus. Un popolazione di tutte le età con un denominatore comune: la curiosità e la voglia di capire”.
Il futuro spesso ci spaventa, anche se ne veniamo tutti affascinanti. La tecnologia può venire in nostro aiuto?
“La tecnologia può essere lo strumento attraverso cui riscattarci. Noi esseri umani abbiamo fatto un cammino straordinario e unico, abbiamo inventato e sperimentato, fatto progressi giganteschi con la nostra intelligenza. Però oggi sappiamo che le nostre condizioni di vita sono migliorate a scapito delle condizioni del Pianeta. Questo dato di fatto - negato soltanto da chi ha interesse a farlo o da chi ama far il bastian contrario per cliché - deve spingerci a innovare di più, non a innovare di meno. Ed ecco che la tecnologia è centrale”.
Da un lato la tecnologia, dall'altro la natura insostituibile. A volte si pensa che le due cose non possano convivere lei cosa ne pensa?
“Come dicevo è il momento di mettere le nostre conoscenze per trovare energie pulite e tecnologie innovative che vadano nella direzione della transizione ecologica. Oltretutto abbiamo l'occasione di ingenti fondi europei che possono aiutare in questo. Dobbiamo farlo senza la scorciatoia del rinvio furbesco (tipica specialità nostrana) e senza i dogmi che spesso contraddicono la parola "transizione". Personalmente al "tutto subito" preferisco "tanto e in fretta".
Perché la conquista dello spazio è così importante per il futuro dell'umanità
“Su questo tema gli studiosi si dividono criticando le spese spaziali rispetto a quelle per la salvaguardia dell'ambiente. Io non condivido questa contrapposizione per quanto bisogna incrementare gli investimenti sui temi ambientali. Fino a quando le ricerche e le missioni spaziali possono contribuire a comprendere meglio i meccanismi di funzionamento dell'universo e dunque della Terra, fino a quando alcuni test hanno ricadute utili sul monitoraggio del Pianeta (guardate cosa si fa oggi con i satelliti), fino a quando nuove tecnologie possono avere applicazioni concrete nell'uso quotidiano, ben vengano. Anche perché una cosa deve essere chiara: è probabile che nell'Universo ci siano altri pianeti "vivibili" ma non è su un Pianeta B che possiamo puntare per salvarci, dobbiamo tenerci stretto il Pianeta A che abbiamo, e le sue caratteristiche straordinarie, dobbiamo preservare le sue leggi e il suo funzionamento”.
La salvaguardia del pianeta è un argomento di scottante attualità. Da dove si parte in una situazione così caotica
“Dagli investimenti e dai sacrifici. Spesso noi cittadini chiediamo ma non siamo disposti a fare sacrifici. Stiamo poco a poco imparando a cambiare abitudini e punto di vista, diventando meno "inquinanti", ma le condizioni ambientali ci dicono chiaramente che è insufficiente. Dobbiamo agire ora e non scaricare il prezzo soltanto sulle prossime generazioni. I governi devono fare la loro parte come noi singoli dobbiamo fare la nostra. Mi pare che negii anni passati questo non sia successo ma oggi la crisi ambientale ci sta costringendo ad agire con i segnali inequivocabili che sono sotto gli occhi di tutti. Possiamo farcela se vogliamo farcela”.
Ci sono molte presenze importanti al festival che lavorano in ambiti diversi; da Marcell Jacobs che è un campione olimpionico, al fisico Roberto Battiston. Quanto è importante la sinergia per un futuro sostenibile.
“Al Focus Live si parlerà di tanti temi scientifici. Si guarderà all'ambiente, alla tecnologia innovativa e verde e alla medicina. Si incontreranno esperti in campi più disparati e si sperimenterà quello che il sapere umano oggi fornisce. Ci saranno inoltre assaggi di realtà immersiva e perfino del tanto declamato metaverso. Io credo che anche questi ultimi strumenti tecnologici se usati in chiave divulgativa possano fornire grandi opportunità”.
In mezzo a minacce nucleari, guerre, pandemie, lei cosa ne pensa rispetto al futuro, e Focus Live Orizzonti può rappresentare uno sguardo positivo e di speranza per la sopravvivenza non solo del pianeta ma anche dell'umanità?
“Dobbiamo crederci e dobbiamo spingere gli altri a crederci. Con una leva su cui puntare: la conoscenza. Per poterli preservare, dobbiamo capire e conoscere i meccanismi fantastici che regolano la natura e la Terra, così come dobbiamo inventare e innovare in tecnologia, in digitalizzazione, in ricerca. Siamo arrivati fin qui perché questo Pianeta è così com'è.
Un dettaglio spesso trascurato o nascosto ma adesso non ci sono più alibi: dobbiamo riscattarci difendendo gli equilibri naturali che ci hanno permesso di arrivare dove siamo e senza i quali non andremo da nessuna parte”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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