Anche l’ulivo secolare del tempio di Giunone nella Valle dei Templi di Agrigento questa sera si è illuminato di viola in occasione della Giornata Mondiale della “Prematurità” . Un evento che celebra tutti coloro i quali, pur essendo nati prematuri, ce l’hanno fatta e sono riusciti a vivere.
In tutto il mondo, su 10 bambini che nascono, uno di loro è prematuro. Per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle nascite pretermine, cioè quelle che avvengono prima della 37esima settimana di età gestazionale è stata istituita questa giornata, fissata al 17 novembre con cadenza annuale. In Italia il 7% del totale dei nati, ovvero 32mila all’anno, sono pretermine. La prematurità il più delle volte rappresenta una malattia grave e la sopravvivenza è un successo, motivo per il quale non deve essere mai data per scontata. I bambini che nascono prima dei termini naturali sono fragili e immaturi nei loro organi ma allo stesso tempo diventano dei guerrieri perché lottano per vivere.
Un argomento delicato e importante del quale si è parlato questo pomeriggio all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento che ha aderito all’iniziativa attraverso l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale diretta dal dottor Adriano Azzali. Proprio quest’ultimo, nel 2003, ha dato vita al reparto in questione dentro la struttura agrigentina. Quello di oggi è stato un momento di riflessione ma anche un momento di festa in onore di tutti gli ex prematuri. Circa una cinquantina i ragazzi presenti all’evento “Festeggiamo i Piccoli Guerrieri” che, alla presenza dei genitori, medici e infermieri hanno potuto vivere un pomeriggio all’insegna dello svago e della spensieratezza. Si può dire un’unica grande festa di compleanno da condividere fra tanti giovani che hanno lottato per vivere.
Non poteva però mancare una riflessione su quello che un argomento di tale portata richiede: esperienze mediche e familiari a confronto. Alcuni genitori hanno raccontato la propria storia. Tra loro c’erano quelli che ad oggi possono dire di aver vinto ma anche chi ha visto perdere questa battaglia al proprio figlio. Si tratta di esperienze che inevitabilmente hanno l’effetto di unire le famiglie nelle mura dell’ospedale, condividere consigli, ma anche la forza di non mollare nei momenti che le tengono col fiato sospeso.
Anche il direttore dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale ha raccontato di avere avuto un’esperienza di questo tipo in famiglia e che proprio per questo motivo crede nella sua missione di aiutare i bimbi nati prematuri a sopravvivere. Ad Agrigento, il tasso delle nascite premature è pari al 10% e , 5 su 1000, non riescono a farcela.
Dunque, con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni ma anche l’opinione pubblica, oggi diversi monumenti delle città
italiane si sono illuminati di viola. In provincia di Agrigento, oltre all’ulivo secolare della Valle dei Templi, hanno assunto questo colore anche le case troglodite, il castello di Naro e la chiesa di Santa Elisabetta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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