Amiata, le storie della montagna di fuoco

Da Wikipedia
Da Wikipedia


Se provate a chiedere quale sia la prima immagine che viene in mente quando sentite la parola "Toscana", probabile che si tratti del classico panorama da cartolina, fatto di filari di cipressi, colline dolci punteggiate da pittoreschi villaggi, una campagna placida, ordinata, dove la mano dell'uomo è evidente. Dalle nostre parti non mancano certo posti del genere, ma sono più l'eccezione che la regola. Basta guardarsi un attimo in giro e si trova davvero di tutto: dalle foreste impenetrabili della Garfagnana al fascino dei panorami lunari delle Alpi Apuane.

Guardando a sud, possibile che all'orizzonte scorgiate in lontananza il profilo di una montagna isolata, un cono quasi perfetto che domina le colline circostanti. Non serve essere esperti in geologia per capire che siamo di fronte ad un vulcano, che secondo alcuni avrebbe preso il nome dalla divinità principale del misterioso pantheon degli Etruschi. Per fortuna degli abitanti dei villaggi abbarbicati sulle sue pendici, nessuno ricorda l'ultima volta che il Monte Amiata ha eruttato, ma l'antica montagna di fuoco, di tanto in tanto, gioca ancora dei brutti scherzi, scatenando terremoti devastanti.

Essere nati e cresciuti all'ombra di un mostro ha influenzato non poco il carattere degli abitanti di questa terra che certo non troverete sulla copertina della vostra guida turistica. A parte la strana fascinazione per il fuoco, protagonista di molte delle feste popolari, queste genti hanno sviluppato tratti tanto curiosi quanto affascinanti. Per capirli, niente di meglio che ascoltare le storie di questa terra, le stesse fiabe e leggende che una volta si raccontavano la sera, raccolti attorno al focolare, mangiando qualche castagna bollita nelle lunghe notti invernali. A sentire la gente del posto, non sarebbero solo storielle da niente, fatte per intrattenere bambini che non avevano che la loro immaginazione per divertirsi. Ai piedi della montagna di fuoco si giura e spergiura che siano solo le versioni romanzate di eventi successi davvero, nei secoli bui del Medioevo, quando questa parte di Toscana era molto più povera ed isolata.

Se ascolterete la puntata intera del nostro podcast scoprirete due delle fiabe più affascinanti di questa terra, due storie molto diverse che tracciano un ritratto a tinte forti del carattere di questa gente tanto ruvida quanto accogliente e generosa. Ce n'è per tutti i gusti. Se siete circondati da bambini iperattivi, magari appassionati di storie di cappa e spada, niente di meglio della leggenda che si racconta a Santa Fiora. A quanto pare, nel folto della foresta una bestia feroce iniziò ad attaccare i passanti, arrostendone parecchi con il suo fiato fiammeggiante. Ci vollero l'intervento di un'eremita con la passione della magia e di un famoso cacciatore di draghi per liberare le genti dell'Amiata da questa presenza mortifera.

Se invece avete la casa invasa da ragazzine che divorano uno dietro l'altro storie strappalacrime, provate a raccontare loro la storia dello splendido prato fiorito, su per la montagna, nato dall'amore dolce e sfortunato tra una giovane nobildonna ed un cavaliere bello e coraggioso. Ad Arcidosso si racconta che questo grande amore lasciò un marchio indelebile su questo luogo incantato, tanto da attirare in maniera irresistibile le giovani del posto. Nelle caldi notti estive salivano al Prato della Contessa, dove incontravano angeli scesi dal Paradiso per omaggiare la loro bellezza.

Potrebbero sembrare storie da niente, ma raccontano molto di questa terra tanto complicata quanto affascinante. Pensateci la prossima volta che programmate una visita in Toscana. Invece di affollarsi nelle località più famose, perché non cercare alcuni di questi angoli meno conosciuti? Per come la vediamo noi, è proprio da queste parti che si capisce cosa sia che renda la Toscana unica al mondo. Panorami splendidi, natura incontaminata, specialità culinarie uniche e tante tradizioni curiose.

I paesi ai piedi della montagna di fuoco non vi deluderanno di sicuro.

Clicca qui per seguirci su Apple Podcasts
Clicca qui per seguirci su Spotify
Clicca qui per seguirci su Google Podcasts

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica