Campane a festa per il nuovo abate di Montecassino

Si chiama Donato Ogliari ed è il centonovantaduesimo successore di San Benedetto

È il centonovantaduesimo successore di San Benedetto. Si chiama Donato Ogliari ed è il nuovo abate di Montecassino. Come dire uno dei luoghi sacri più importanti d'Italia e d'Europa, culla dall'Alto Medioevo di religione civiltà. Montecassino è da millecinquecento anni un punto di riferimento straordinario e la sua importanza è, se possibile, cresciuta dopo la tragedia della Seconda guerra mondiale quando il complesso, finito sciaguratamente sulla linea del fronte, fu distrutto dai bombardamenti degli Alleati convinti, erroneamente, che i tedeschi si fossero asserragliati lassù. Fu una catastrofe e una ferita non rimarginabile per l'arte, forse la più grave per l'Italia nel conflitto. Infine il sito fu conquistato dai polacchi del generale Anders dopo scontri furibondi e sanguinosissimi. Dunque l'arrivo del nuovo abate è oggi un evento.

Dom Ogliari, originario di Erba, in provincia di Como, era fino ad ottobre abate del monastero benedettino di Noce in provincia di Bari. Fra i rintocchi delle campane a festa, dom Ogliari ha celebrato la prima messa nell'antico monastero.

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