Paura e fake news ne La casa in fondo a Needless Street

La casa in fondo a Needless Street è un thriller psicologico che gioca sui canoni dell'horror e che è stato consigliato anche da Stephen King

Paura e fake news ne La casa in fondo a Needless Street

La casa in fondo a Needless Street, edito da Sperling & Kupfer nella nuova collana Macabre, è uno di quei romanzi di cui è difficile scrivere senza correre il rischio di svelare troppo della trama e rischiare, così, di rovinare l'esperienza del lettore. Il romanzo di Catriona Ward è - e la similitudine non è un caso - una sorta di matrioska: un oggetto narrativo stratificato su più livelli, che nasconde sempre qualcosa che attende di essere portato alla luce. È perfetta, in questo senso, la sinossa offerta dalla quarta di copertina che dice: "Questa è la storia di un assassino, di una bambina scomparsa e di una vendetta. Questa è la storia di Ted, che vive con sua figlia Lauren e la gatta Olivia in una casa normale alla fine di una strada normale. Tutte queste cose sono vere. Eppure, alcune sono bugie."

La casa in fondo a Needless Street è un romanzo in cui si alternano tre punti di vista, alcuni scontati altri talmente improbabili da suonare come una nota stonata, un qualcosa di sinistro che avvisa immediatamente il lettore che, per quanto possa pensare di essere preparato alla lettura, in realtà c'è qualcosa che gli sta sfuggendo, qualcosa che non ha colto, qualcosa che rimane nascosto all'interno di questa matrioska. Un sentimento che è acutizzato dalla scelta di affidarsi a un palese narratore inaffidabile. Alcuni dei punti di vista che costituiscono lo scheletro del romanzo di Catriona Ward sono caratterizzati da una narrazione che procede per distorsioni e omissioni, e il lettore si trova a fronteggiare una sorta di cascata di fake news, senza più riuscire a discernere cosa sia la verità e cosa invece sia l'invenzione di personaggi che, chiaramente, soffrono di qualche disturbo. In questo senso La casa in fondo a Needless Street ha quel tipo di narrazione inattendibile che si trova anche in certi grandi classici del genere, come Abbiamo sempre vissuto nel castello o Lizzie di Shirley Jackson, autrice de L'incubo di Hill House da cui è stata tratta l'omonima serie tv Netflix.

L'abilità della Ward sta proprio in questo: con queste informazioni che getta, ora con un velo di dubbio ora con la certezza matematica di chi è sicuro di ciò che sta affermando, crea un universo instabile, confuso, dove però l'inquietudine è sempre un elemento presente e imprescindibile. Una gestione tale della paura da essersi meritata anche il plauso del re dell'horror, Stephen King, la cui dichiarazione è stata riportata sulla cover del romanzo e in cui si legge: "Una lettura mozzafiato, che custodisce i suoi strabilianti segreti fino all'ultima pagina". In effetti La casa in fondo a Needless Street non è un romanzo che gioca sulla paura mostrandola, ma piuttosto la suggerisce, con scene in cui non si vede pressoché nulla, ma che suggeriscono tali orrori da far nascere in modo spontaneo un sentimento di terrore in chi legge.

Va però riconosciuto un limite al romanzo: per coloro che sono abituali lettori del thriller psicologico o grandi appassionati di pellicole dello stesso genere, il grande "mistero" che ruota intorno al protagonista principale risulta palese già delle prime pagine, quindi viene a mancare quell'effetto di sorpresa che Catriona Ward costruisce con intelligenza proprio per prendere alla sprovvista lettori

un po' più "ingenui". Rimane comunque una lettura molto godibile, che mette in mostra le capacità della scrittrice di costruire una storia su più livelli, che affronta anche il tema delle malattie mentali.

La casa in fondo a Needless Street

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