Hill House: più di un semplice horror, garantisce Stephen King

Hill House, il nuovo horror di Netflix che piace anche a Stephen King, non è il solito racconto di una casa infestata dai fantasmi

Hill House: più di un semplice horror, garantisce Stephen King

Tra i titoli di Netflix del momento c’è Hill House, una serie tv horror che è riduttivo catalogare in questo genere.

Hill House è basata sul libro di Shirley Jackson, "L’incubo di Hill House", ed è prodotta da Paramount e Amblin - la casa di produzione di Steven Spielberg - per Netflix. Nel cast spiccano soprattutto gli interpreti dei genitori: Henry Thomas (fu Elliot in E.T.) nei panni di Hugh Crain giovane, nello stesso ruolo ma invecchiato troviamo Timothy Hutton (un Oscar per Gente Comune di Robert Redford), la madre invece è interpretata da Carla Gugino. Per i temi trattati e le modalità in cui ciò avviene, Hill House può essere avvicinata ai racconti di Stephen King, il quale si è espresso pubblicamente a riguardo complimentansodi con l'autore della serie Mike Flanagan, definito "quasi un genio".

La trama ci racconta la storia della famiglia Crain trasferitasi in una vecchia casa fuori città, in mezzo alle colline e vicino ad un bosco, la classica location dei film del terrore. Atmosfere buie con nebbia fuori casa, luce bassa e rumori notturni tra le mura dell’abitazione durante la notte: tutti elementi che rientrano tra le caratteristiche horror, ma Hill House si spinge oltre, grazie alla storia d’amore di due genitori, pronti a tutto pur di proteggere i propri figli. Una protezione fisica e spirituale.

La casa, cioè Hill House, così chiamata per via dei precedenti proprietari, è infestata da fantasmi ben intenzionati a portare alla pazzia i nuovi inquilini, trovando terreno fertile soprattutto nella madre, Olivia. Nonostante la famiglia Crain abbandoni la casa e ogni componente prosegua con la propria vita, con la sofferenza e gioia che questa comporta, Hill House non ha ancora finito con loro e manda segnali ai protagonisti, attirandoli ancora a lei.

Ciò che vediamo negli episodi di Hill House erroneamente può essere considerato come il racconto di entità malefiche in cerca di una cieca vendetta verso i nuovi abitanti dell’imponente dimora. La giusta interpretazione del racconto di Hill House, che si concilia anche con il corretto concetto di fantasma, è la storia di persone che hanno vissuto intensamente in un luogo, rimanendo "attaccati" ad esso, senza che questo faccia di loro necessariamente dei mostri. Questo forte sentimento si intreccia con la paura, e la razionalità - come ci ricorda la serie - non è la soluzione, perché sia la paura che l’amore sono irrazionali.

Prima della visione si può essere scettici su Hill House, e magari snobbarla anche un po’ per come dall’esterno si presenta - ancora una storia di una casa

infestata dai fantasmi? - ma quello che questa serie ha da dire è molto profondo e di sicuro più interessante di una vista e stravista scena horror, che continua a far saltare sul divano solo perché arriva all’improvviso.

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