Dagli scavi di Pompei emerge il primo “fast food” dell’antichità

Il thermopolium che ha rivisto la luce è la testimonianza del fatto che certi usi erano tipici anche dell’epoca romana

Dagli scavi di Pompei emerge il primo “fast food” dell’antichità

Nuove e importanti scoperte emergono dagli scavi in corso nel parco archeologico di Pompei. Gli studiosi hanno recuperato dal sottosuolo un thermopolium, un antico “fast food” di epoca romana in cui i clienti acquistavano cibo da portare a casa o da consumare velocemente sul posto.

Le decorazioni ritrovate in perfetto stato di conservazione confermano che il cibo d’asporto esisteva già quasi duemila anni fa. Da un dipinto si scorge uno schiavo intento al servizio, mentre di fronte c’è Nereide che impugna una cetra.

Il thermopolium che ha rivisto la luce è la testimonianza del fatto che certi usi erano tipici anche dell’epoca romana, con la cultura del “fast food” che dimostra di avere una storia molto antica.

A quel tempo già si apprezzavano i vantaggi di un buon pasto caldo da consumare velocemente in loco o, addirittura, da portare a casa.

A Pompei emergono con frequenza nuove e suggestive scoperte archeologiche. Tra le ultime in ordine di tempo ci sono la stanza di Leda e l'affresco di Narciso, con le ricchezze di epoca romana che si presentano ancora intatte dopo migliaia di anni.

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