Perché, dalle bambole di terracotta che gli egizi mettevano nelle tombe fino ai videogame, l’uomo è sempre stato ossessionato dai giocattoli? E perché i bimbi “recitano”, attraverso il gioco, le azioni dei grandi? Ce lo spiega
Alberto Manguel nel suo “Una stanza piena di giocattoli” (Archinto), un libro sull’attività più antica, creativa e misteriosa dell’essere umano. Che non è il pensare, né lo scrivere. Ma il giocare. Guarda la videorecensione- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.