Grammy Awards: trionfo per Daft Punk, Lorde e Mackelmore

Grande successo per il fink elettronico di Get Lucky. Ai Grammy "debutta" la 17enne Lorde. Ma il futuro è di Macklemore e Ryan Lewis

Grammy Awards: trionfo per Daft Punk, Lorde e Mackelmore

Dal 1959 Grammy Awards sono ciò che è il premio Oscar per i musicisti: il più grande riconoscimento che ogni artista possa ricevere. Quest'anno, per la prima volta, il mondo discografico è rimasto spiazzato dai nuovi vincitori, segno che pochi si aspettavano un tale esito. Due robot, in particolare, hanno fatto incetta di premi: si tratta dei Daft Punk, che con il loro album Random Access Memory hanno primeggiato nelle categorie Record of the year, Album of the Year e Best dance/electronic album, portando a casa tre premi dalla loro collaborazione con Paul Williams. "In passato, quando bevevo, mi immaginavo cose che non c’erano e di cui avrei avuto paura. Poi sono diventato sobrio e due robot mi hanno chiamato e chiesto di fare un album", ha sentenziato l'artista, presente sul palco con i due dj.

Altri premi inaspettati quelli che vanno a Lorde, la ragazza prodigio di 17 anni che con il suo singolo Royals ha fatto impazzire il mondo: l'ambitissimo Song of the year e il Best pop solo performance, segno dell'ineguagliabile bravura della teenager, che assieme all'amica Taylor Swift ha ringraziato i fan per il sostegno datole. Bruno Mars, invece, si aggiudica il premio Best Pop Vocal Album, grazie al nuovo album Unorthodox Jukebox edito a dicembre, che ha fatto impazzire l'America.

La serata ha annoverato fra i suoi ospiti artisti di grosso calibro quali Micheal Bublè, gli Imagine Dragons, Justin Timberlake e Rihanna, tutti vincitori di diversi premi di categoria.

Altro successo spaziale invece è quello del giovane rapper Macklemore, che con il suo nuovo album The Heist ed il singolo Thrift shop ft Ryan Lewis - edito completamente da indipendenti - ha raggiunto incassi da favola. A lui vanno i premi Best Rap Performance, Best Rap Song e Best Rap Album, in condivisione con l'amico e producer Ryan Lewis.

La serata è stata illuminata da diverse live perfomance, tra cui quella di Pink con Try, di Katy Perry - in versione strega - con Dark Horse e quella di Robin Thicke, Pharrel & T.I. con Blurred Lines, che hanno fatto letteralmente esplodere la sala. In un accorato momento di raccolta, oltretutto, gli organizzatori hanno deciso di ritagliare uno spazio per tutti i musicisti scomparsi o venuti a mancare, citando fra tutti anche Claudio Abbado, tra le lacrime generali degli spettatori. Altro premio di una certa importanza va a Jay Z e Justin Timberlake, che con il loro singolo Holy Grail vincono il Best Rap/Song Collaboration, vittoria che fa molto comodo a Jay Z, che dopo Money Mafia è pronto a lanciare il suo ultimo disco.

La notte dei grammy ha proceduto senza intoppi, annoverando fra se anche

delle vere e proprie legends della musica, fra cui ad esempio Paul Mc Cartney e Stevie Wonder, che si sono dichiarati piacevolmente soddisfatti della nottata che ha illuminato le nuove star del 2014.

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