miart 2017, tutte le novità della fiera dell'arte moderna e contemporanea

Nuovo team e nuovo progetto espositivo per la manifestazione di Fiera Milano con la direzione artistica di Alessandro Rabottini. Dalla sezione su invito Generations a quella On Demand. Peraboni: "E' il solo evento in Italia in grado di unire le più importanti gallerie italiane e internazionali, le opere più interessanti e la competenza dei migliori operatori"

miart 2017, tutte le novità della fiera dell'arte moderna e contemporanea

Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano che si terrà nei padiglioni di fieramilanocity dal 31 marzo al 2 aprile 2017, sarà un’edizione ancora più ricca di contenuti e novità con la nuova direzione artistica di Alessandro Rabottini, un nuovo team di professionisti, nuovi membri del comitato di selezione e un progetto che punta a rafforzarne il ruolo di fiera leader in Italia pienamente inserita nel panorama internazionale.

"Siamo pronti a organizzare e accogliere la prossima edizione di miart, realtà consolidata e in continua crescita, destinata ancora una volta a evolvere nel segno della cultura e della valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea – spiega infatti Corrado Peraboni, amministratore delegato di Fiera Milano –. Miart è il solo evento in Italia in grado di unire le più importanti gallerie italiane e internazionali, le opere più interessanti e la competenza dei migliori operatori. La supporteremo perché si confermi l’unica eccellenza per quanti amano e collezionano opere d’arte e sosterremo i suoi valori presso le istituzioni che credono in eventi capaci di dare prestigio al territorio della nostra città e del nostro Paese”

"Sono felice di presentare il progetto di miart 2017 – aggiunge il direttore artistico Alessandro Rabottini –. Fa tesoro del lavoro svolto fino a ora ampliandone contenuti e parametri. Insieme con i molti professionisti e curatori che costituiscono il team di miart 2017 abbiamo pensato a una fiera che guardi alle molteplici dimensioni del mercato dell'arte, e che possa offrire al nostro pubblico uno spettro molto ampio della produzione artistica: dalle ultimissime generazioni fino ai capolavori del secolo scorso. In questa nuova veste miart consolida la sua struttura e stabilisce un dialogo sempre più forte con il collezionismo, le gallerie e le istituzioni”.

Miart - e questa è la sua cifra - è una fiera che, come Milano che la ospita, articola un intenso dialogo fra arte moderna, contemporanea e design, sperimentazione e maestri del Post-War. Le sezioni principali – Emergent, First Step, Established Contemporary ed Established Masters – sono confermate come architettura portante della prossima edizione, a riprova dell’ampiezza dell’offerta cronologica che caratterizza miart, dall’arte delle generazioni più recenti fino ai maestri del secolo scorso. In quest’ottica di consolidamento va letto l’ingresso nel team di Alberto Salvadori – già curatore della sezione Decades nel 2016 – nominato curatore della sezione Masters, dedicata alla produzione artistica dall’inizio del 1900 al 2000. Nel team anche Oda Albera, per dieci anni direttrice della Galleria Massimo De Carlo nella sede di Milano, nel nuovo ruolo di Exhibitors Liaison and Special Projects.

Novità importante sarà l’allargamento di uno dei propri cardini – il dialogo tra posizioni storiche e esperienze artistiche recenti – ridefinendo e ampliando il concept della sezione centrale. La nuova sezione su invito Generations costituisce uno sviluppo di THENnow: a partire da ora, il confronto è pensato tra artisti di generazioni diverse, a prescindere dalla contrapposizione tra un artista storico e un artista contemporaneo. A curare Generations sono stati invitati Nicola Lees (curatrice indipendente a Londra, in precedenza Senior Curator dei Public Programme alla Serpentine Gallery di Londra e curatrice dei Frieze Projects sempre nella capitale britannica) e Douglas Fogle (scrittore e curatore indipendente di base a Los Angeles, in precedenza curatore al Walker Art Center di Minneapolis, al Carnegie Museum of Art di Pittsburgh e vice direttore all’Hammer Museum di Los Angeles.

Non solo, viene introdotta On Demand, una sezione trasversale e di nuova concezione che incoraggia le gallerie a esporre opere context-based, opere site-specific come installazioni e wall paintings, progetti da realizzare, commissioni, performance. Cioè opere che per esistere hanno bisogno di essere “attivate” da chi le possiede, sottolineando in questo modo quanto l’atto stesso del collezionare sia una forma di cura, di progettualità e di responsabilità.

Confermate le sezioni curatoriali: Decades (a cura di Alberto Salvadori, direttore Oac Ente Cassa di Risparmio di Firenze) e Object (a cura di Domitilla Dardi, curatrice per il Design al MAXXI Architettura – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma) mentre la sezione Emergent ha un proprio advisory committee composto da Marco Altavilla della Galleria T293 di Roma, Emanuel Layr della Galerie Emanuel Layr di Vienna, David Hoyland della galleria Seventeen di Londra e Paolo Zani della galleria Zero... di Milano.

Fanno il loro ingresso nel Comitato di selezione miart 2017 Vera Alemani (Greene Naftali, New York) e Davide Mazzoleni (Mazzoleni, Torino e Londra) che affiancano Michele Casamonti (Tornabuoni Art, Parigi), Lodovico Corsini (Clearing New York – Bruxelles), Mario Cristiani (Galleria Continua, San Gimignano, Beijing, Havana e Les Moulins), Francesca Kaufmann (kaufmannrepetto, Milano e New York), Laura Lord (Sadie Coles HQ, Londra) e Giò Marconi (Giò Marconi, Milano).

Per miartalks prosegue la collaborazione tra miart e In Between Art Film, la casa di produzione per film d’artista e opere sperimentali fondata da Beatrice Bulgari. La prossima edizione del ciclo di conversazioni e incontri aperti al pubblico sarà curata da Ben Borthwick (direttore artistico del Plymouth Arts Centre, Plymouth) e da Diana Campbell Betancourt (direttore artistico della Samdani Art Foundation e chief curator del Dhaka Art Summit per il 2018, Dhaka e Bataan).



Negli ultimi anni miart si è imposta come una piattaforma internazionale dove arte moderna, arte contemporanea e design d'autore dialogano incessantemente trai valori consolidati e sperimentazione e nel 2017 si confermerà come punto di riferimento di qualità per collezionisti, professionisti e amanti dell’arte da tutto il mondo, che possono vivere il sempre più vitale panorama milanese dell’arte contemporanea grazie al programma fieristico, alle collaborazioni e al sostegno delle principali istituzioni culturali di Milano: Pac – Padiglione d’Arte Contemporanea, Palazzo Reale, Museo del Novecento, Gam – Villa Reale, Triennale di Milano, Fondazione Prada, Fondazione Nicola Trussardi, Fondazione Carriero, HangarBicocca e le Case Museo.

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