"Ad oggi i cristiani perseguitati nel mondo sono oltre duecento milioni, è il gruppo religioso maggiormente perseguitato.La mostra racconta i luoghi del martirio". Così Alessandro Monteduro, direttore della fondazione pontificia "Aiuto alla Chiesa che soffre", all'inaugurazione della mostra fotografica "I cristiani perseguitati. I volti delle vittime della persecuzione anticristiana, gli interventi per non lasciarli soli".
Nella spazio espositivo di Palazzo Lombardia, in via Galvani 27 a Milano, si è svolta la cerimonia d'apertura di una mostra destinata a far riflettere. Presente, oltre a Monteduro, anche l'assessore alle culture, identità e autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini che ha voluto fortemente portare la mostra nelle istituzioni per dare un segnale chiaro e forte sul dramma che milioni di cristiani vivono giornalmente. "Abbiamo voluto mettere in risalto un tema di cui ancora si parla troppo poco - spiega Cappellini - e soprattutto per tenere accesi i riflettori su un dramma che ancora oggi riguarda intere comunità cristiane nel mondo. Questa mostra ha il merito e la forza di poter colpire visivamente con immagini forti, con pannelli che non possono essere indifferenti a nessuno e con testimonianze di religiosi che vengono da queste terre e che in prima persona hanno vissuto questi drammi". L'assessore lancia poi una critica ai mezzi d'informazione: "È un tema che fa notizia solo il giorno della strage ma poi tutto scompare nell'oblio come se questo dramma non sia quotidiano. Vogliamo rompere il silenzio a livello internazionale". GUARDA IL VIDEO
Critico anche Monteduro: "Nei riguardi dei cristiani perseguitati l'occidente si è dimostrato vile, ignorante, indifferente e ignavo. Tocca quindi a noi destare clamore e far in modo che qualcuno se ne occupi". Il direttore di "Aiuto alla Chiesa che soffre" passa poi a elencare i Paesi in cui il dramma dei cristiani si manifesta nella sua forma più violenta: "Arabia Saudita, Siria, Iraq, Corea del Nord, Somalia, Afghanistan e Nigeria. Sono paesi nei quali ci sono le più efferate associazioni terroristiche: Isis, Boko Haram, Al-Shabaab e Al Qaida. In questi Stati la persecuzione dei cristiani è così spietata che la situazione non è possibile possa peggiorare dato il livello raggiunto".
Presenti all'inaugurazione anche i sacerdoti Karam Najeeb Yousif Shamasha, della Diocesi irachena di Alqosh, e Ihab Alrachid della Diocesi siriana di Damasco. Entrambi hanno raccontato quanto vissuto e visto nei Paesi in cui operano. Testimonianze forti che hanno scosso le persone presenti in sala.
La mostra, che sarà visitabile gratuitamente dal 21 marzo al 21 aprile, è un percorso fotografico attraverso il dramma dei cristiani perseguitati nel mondo. Un faro per far luce nei luoghi del martirio e un ulteriore ponte, ideale ma concreto, fra la comunità occidentale e quelle delle nazioni in cui la violazione della libertà religiosa è più grave.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.