Un carteggio che conferma pagine di storia. Quella degli ultimi anni del fascismo e di Benito Mussolini. Come riporta AdnKronos, l'Archivio Centrale dello Stato ha ricevuto 25 documenti provenienti dalla "Segreteria particolare del Duce, Carteggio Riservato - Repubblica Sociale Italiana". Stefano Vitali, sovrintendente dell'Archivio, ha spiegato nel comunicato stampa che non si tratta di documenti del tutto ignoti agli storici "poiché di quasi tutti ne esisteva una copia nei microfilm effettuati dalla Joint Allied Intelligence Agency". Tuttavia, avere finalmente la conferma cartacea di questi documenti aiuta a fornire un quadro più esauriente, a evitare malintesi, o a non mettere in dubbio l'esistenza di ciò di cui parlano.
I documenti riguardano in particolare l'invio dei lavoratori italiani in Germania, uno degli accordi che Mussolini siglò con Adolf Hitler durante le fasi più drammatiche della guerra e che tanto ha pesato sulla vita di molti italiani. Tra questi concittadini, vi era anche il funzionario che era in possesso di questi documenti, e che ha deciso di tenerli fino alla morte. Forse proprio per il fattore umano oltre che storico che lo legava a quel carteggio. In quelle carte vi erano infatti i perché di una decisione del Duce che travolse la vita di un uomo mandato in Germania perché si era rifiutato di aderire alla Repubblica Sociale.
Insieme ai documenti sugli internati italiani in Germania, anche quattro lettere del ministro Alessandro Pavolini, un telegramma di Mussolini a Hitler, un memorandum d'intesa tra Mussolini e l'ambasciatore tedesco Rudolf Rahn, e una serie di appunti dello stesso capo del Fascismo rivolti ad altre autorità del Partito e della Repubblica Sociale. Uno di questi, in particolare, sembra provenire dalle famose "Carte della Valigia", ovvero quei documenti che erano contenuti nella borsa che Mussolini non perdeva di vista un attimo e che per decenni ha acceso ipotesi e teorie sulla caduta del fascismo.
Sul contenuto della valigia vi è ancora un alone di mistero. Una parte dei documenti non fu mai ritrovata. Quello che è rimasto dell'archivio che Mussolini portò con sé fino alla cattura fa ora parte di due raccolte, le "Carte della cassetta di zinco" e le "Carte della Valigia", i cui originali sono stati consegnati all'Italia dopo che gli Alleati li hanno più volte visionati e filmati.
Documenti che raccontano la storia d'Italia, di Mussolini, degli ultimi anni del fascismo e della guerra e che oggi sono impreziositi da nuovi testi restituiti dagli eredi di un funzionario che aveva vissuto sulla proprio pelle ciò che era contenuto in quell'archivio. Per ricordarci che la storia non è un insieme di dati, ma il ricordo di eventi che hanno segnato la vita di uomini come noi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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