Dal rigattiere di parole: Campana

Tutti sappiamo che cos’è una campana. Ma da cosa deriva la parola?

Dal rigattiere di parole:  Campana

Tutti sappiamo che cos’è una campana: quello strumento di bronzo, tipico di chiese e campanili, che percosso sprigiona un suono potente e cristallino. La parola, in italiano, è un sostantivo femminile singolare; ma all’origine, in latino, era un aggettivo, e per giunta plurale. Secondo alcuni (Deli, Devoto Oli, Zingarelli) Vasa campana (da vasum campanum) erano i vasi provenienti dalla zona di Napoli, dove si producevano fin dall’antichità dei catini con quella stessa forma; quando poi le campane furono introdotte dall’impero romano d’Oriente, assunsero questo nome per similitudine. Secondo altri (Pianigiani, Tommaseo, Cardinali Borrelli) le prime campane furono invece costruite proprio in Campania, a Nola “e da San Paolino vescovo furono applicate ai sacri usi”.

Per questi autori si tratta di “aera campana”, cioè bronzi campani. Nell’Ottocento, il secolo degli ultimi dizionari citati, la regione che oggi porta questo nome si chiamava Terra di lavoro e, dopo l’Unità, si trovò a essere una delle province più vaste d’Italia.

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