Riscoprire Batman per vincere la paura da Covid-19

L'uomo pipistrello rappresenta un modello da seguire, soprattutto nei momenti più difficili. E ci indica la strada per domare la paura

Riscoprire Batman per vincere la paura da Covid-19

Sulla carta, Batman non ha le caratteristiche classiche del supereroe: non ha super poteri e, spesso, ha paura. Tanta. Anzi, la sua forza trae origine dal timore: Bruce Wayne deve vincere il proprio terrore nei confronti dei pipistrelli per diventare lui stesso l'uomo pipistrello che incute paura nei nemici: "I criminali sono codardi e superstiziosi. Il mio travestimento dovrà infondere terrore nei loro cuori. Dovrò essere una creatura della notte, nera, terribile". A volte Batman vacilla, vorrebbe lasciare tutto per essere solamente Bruce Wayne. Ma non lo fa. Come mai? Perché sa che il suo destino si può compiere solamente se sarà il cavaliere oscuro. Batman è il più umano dei supereroi ed è per questo che Paolo Borzacchiello – "medico delle parole", autore di best seller come La parola magica e direttore di Hce university – lo ha indicato come il modello più adatto da seguire in un periodo così complesso come la pandemia.

Dottor Borzacchiello, come mai le è venuto in mente proprio Batman?

Batman è un eroe che, spesso, ha paura ed è in conflitto. Se qualcuno lo picchia, inoltre, sente male. Se qualcuno gli spara, si ferisce. Nonostante tutte queste paure, nonostante tutti questi conflitti, Batman esce a fare quello che deve fare.Il percorso di Bruce Wayne è dentro ognuno di noi perché ognuno di noi ha punti di debolezza e traumi da superare.

Ci spieghi meglio, per favore...

Batman trasforma questo suo trauma iniziale in una ricchezza per sé e per gli altri. Che è un po' il percorso classico dell'eroe, che parte da una situazione di svantaggio rispetto agli altri – magari non economica nel caso di Batman, ma certamente personale – e nonostante questo riesce comunque a creare qualcosa di buono. È il personaggio da seguire in questo momento: chi di noi non ha tentennato sul lavoro o nella vita privata? Bisogna però che impariamo a dirci: dobbiamo sfruttare questa situazione per cercare di tirare fuori qualcosa di buono.

E come?

Da Batman possiamo prendere lo schema narrativo. Innanzitutto dobbiamo trovare un mentore: Batman vince grazie al fatto che Alfred è pronto a dargli consigli e a dargli sicurezza anche quando tentenna. Dobbiamo dunque identificare consciamente qualcuno che ci possa essere d'aiuto. E poi trovare il modo in cui crescere o esorcizzare le paure: la corazza di Batman non è altro che il simbolo di ciò che possiamo fare. Io ho scelto il romanzo: nell'ultimo che ho scritto il protagonista si muove tra Milano e Londra in mezzo a una pandemia. In una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo, ho cercato di tirar fuori un messaggio positivo. Qualcun altro può farlo con un programma, qualcuno può dedicarsi all'ironia per sconfiggere la paura. Ognuno deve quindi trovare il suo modo.

Ne usciremo dunque migliori, come qualcuno diceva a inizio pandemia?

Non ne usciremo migliori. Io sono sempre stato un fiero avversario di questo buonismo e ottimismo ad oltranza. Non è vero che, per forza, ne usciremo migliori e che andrà tutto bene. In realtà non è successo e non sta succedendo così. Il virus ha infatti fatto emergere le cose migliori e peggiori delle persone. Ne usciremo migliori se realmente lo vorremo. Se realmente sfrutteremo questo momento, ingegnandoci per fare qualcosa di nuovo. Non ha senso dire "andrà tutto bene" se non si fa nulla per fare andare tutto per il meglio. Batman è certamente ricco, ma studia, fa ricerca, si impegna, si allena. Non si diventa Batman aspettando tempi migliori.

In quest'anno di pandemia ha visto qualcuno diventare migliore?

Il mio lavoro mi porta a confrontarmi con tantissime persone e ricevo decine, se non centinaia, di messaggi di persone che vogliono migliorarsi. Quello che purtroppo a volte passa dalla comunicazione mediatica è un quadro che corrisponde solamente a una parte del vero: tra tante persone che vegetano senza cambiare mai, ci sono persone valide che hanno dato il massimo. Ho fatto lavori stupendi con il personale del Sacco di Milano al quale ho spiegato come usare al meglio il linguaggio per dare il massimo in questo momento così difficile. C'è una parte di popolazione altamente migliorabile e una che, invece, sta già dando il massimo per migliorarsi.

C'è chi dice che siamo in guerra...

Non è così: la maggior parte delle persone si è fatta il lockdown sul divano, mangiando popcorn e guardando la televisione. Pochi hanno reagito migliorandosi, come Bruce Wayne, ma c'è chi lo ha fatto.

Ho l'opportunità di frequentare persone che sono animate da un sano spirito di miglioramento. La maggioranza si lamenta ma non vuole far nulla per migliorarsi. Ma c'è anche chi investe tutto quello che ha per fare la sua parte. Per migliorarsi. Per non esser più solamente Bruce, ma Batman.

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