Rushdie a Roma per raccontare la sua vita di scrittore «blindato»

L'autore anglo-indiano ospite d'onore della rassegna «Libri come» che si apre domani al Parco della Musica di Roma. Tra gli altri ospiti anche Niccolò Ammaniti, Aldo Busi e Javier Cercas

Rushdie a Roma per raccontare la sua vita di scrittore «blindato»

Ci sono soltanto due categorie di persone che si dedicano anima e corpo (è proprio il caso di dirlo) a dare la caccia a Salman Rushdie. I primi sono, ovviamente, gli integralisti islamici, che ancora credono all'imperativo della fatwa che è stata lanciata contro lo scrittore anglo-indiano nel 1990 per colpa di un suo libro («Versetti satanici») considerato blasfemo per la religione mussulmana. Gli altri sono gli organizzatori di festival letterari. Caparbi come i primi, ma altrettanto maldestri, hanno capito col tempo che avvicinare Rushdie è un'impresa quasi impossibile. Soprattutto perché il diretto interessato (e la scorta che lo accompagna da allora) ha poche possibilità di capire se dietro l'austero look dei secondi non si celi in verità qualcuno della prima categoria abilmente mascherato.
Ed è quindi con una punta di orgoglio che Marino Sinibaldi ha potuto annunciare che la quarta edizione di «Libri come», la festa del libro e della lettura che si tiene da domani a domenica al Parco della Musica di Roma, avrà come guest star proprio l'autore de «I figli della mezzanotte».
Rushdie è atteso per il giorno di chiusura in sala Sinopoli alle 21 per un colloquio proprio con lo stesso Sinibaldi. Prima di lui la ribalta di «Libri come» sarà occupata da scrittori e intellettuali del calibro di Javier Cercas (domani alle 18.30), Alessandro Piperno e Walter Siti (attesi per domenica alle 12), Catherine Dunne (stesso giorno, stessa ora), Niccolò Ammanit (sabato alle 21). E poi ancora Ermanno Olmi, Sandra Petrignani, Aldo Busi e Massimo Cacciari.
A differenza delle edizioni precedenti, improntate più che altro a rispondere alle domande su tutti i «know how» che riguardano il libro dal suo concepimento come idea alla sua realizzazione come prodotto editoriale, quella di quest'anno è dedicata al tema dell'Europa.
E, come promette Sinibaldi, sarà un viaggio alla scoperta del nostro continente attraverso il filtro della parola, delle analisi e delle riflessioni degli scrittori: tra politica ed economia, cultura e società, crisi e futuro. A una nutrita schiera di autori internazionali (oltre a quelli citati possiamo aggiungere Petros Markaris, Fernando Savater, Angelica Klussendorf, Uwe Timm, Frank Westerman, Mijenko Jergovic, Dragan Velikic e Matti Ronka) sarà chiesto di ragionare su sfide e problematiche che avvolgono il presente e il futuro del continente, in un ciclo di incontri che comprenderanno anche due maratone collettive (la prima affidata agli scrittori e la seconda a economisti e sociologi).


Completano il programma anche tre «lezioni di giornalismo» con Enrico Mentana, Riccardo Staglianò e Fiorenza Sarzanini e alcune tavole rotonde durante le quali editori e addetti ai lavori parleranno dello stato di salute del mondo dei libri.

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