Per quasi 900 anni è rimasto nascosto nell'intercapedine della chiesa di Sant'Alessio all'Aventino, a Roma. Ora, quel grande affresco medievale, dai colori in un'inaspettato stato di conservazione, è tornato alla luce.
La scoperta sarebbe avvenuta dopo un'indagine durata anni, come ricorda Claudia Viggiani, secondo quanto riporta Repubblica: "Tutto è partito durante una ricerca d'archivio", racconta la studiosa, storica dell'arte. Una lettera del 1965 spedita alla Soprintendenza ai monumenti per il Lazio si parlava di "un affresco in ottimo stato di conservazione", rinvenuto casualmente, durante slcuni lavori di una chiesa. Nella lettera, però, non si faceva cenno al nome dell'edificio e così il funzionario che aveva ricevuto il documento non aveva potuto recuperare il dipinto.
Ma la scoperta dell'affresco si tinge subito di giallo dato che, qualche ora dopo la notizia del ritrovamento, è intevenuto con una nota il soprintendente speciale di Roma per Archeologia e Paesaggio, Francesco Prosperetti, sostenendo che il dipinto "era stato scoperto diversi anni fa. La Soprintendenza Speciale di Roma, ha avviato un progetto di studio e di restauro sul dipinto, con anche delle ipotesi per renderlo fruibile, al termine del quale lo presenterà alla stampa". Il soprintendente ha confessato di essere rimasto stupito dalle dichiarazioni di Claudia Viggiani, "perchè lavora anche per la Soprintendenza ma non fa parte della nostra pianta organica. Per questo avrebbe dovuto concordare con noi qualunque dichiarazione". Il progetto di restauro mira a far riemergere completamento l'affresco di cui, per il momento, è stato recuperato solamente un pezzo, e a renderlo fruibile.
Il dipinto, riferibile alla metà del XII secolo, raffigura Sant'Alessio e il Cristo pellegrino. La porzione dell'affresco venuta alla luce fino ad ora è grande 90 centimetri di larghezza per oltre 4 metri di altezza e, dietro al muro, dovrebbe essere nascosta un'altro pezzo altrettanto grande.
Entusiasta del ritrovamento del dipinto anche
Virginia Raggi, che su Instagram ha commentato: "Roma non finisce mai di stupire. Complimenti per questa scoperta e ringrazio tutti coloro che tutelano il nostro patrimonio storico e artistico".
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