
Nuova impresa di Walter D'Angelo, il nuotatore che ama le sfide impossibili. In particolare in acque che non superino i 5 gradi centigradi. Alcuni giorni fa il «gelidista» nato a Milano e residente a Pieve Emanuele, 62 anni, ha partecipato ai Campionati mondiali in acque gelide a Molveno, vicino a Trento, per la prima volta organizzati in Italia. Ed è tornato a casa con tre medaglie d'oro vinte in tre discipline diverse e un record del mondo.
I Mondiali di nuoto in acque gelide erano alla sesta edizione. Molveno si trova a circa 800 metri di altitudine e ha la temperatura ideale per questo tipo di competizioni. «Non abbiamo però gareggiato nel lago - spiega D'Angelo -, bensì in una piscina olimpionica lì accanto, omologata per le gare ufficiali». Gli organizzatori temevano infatti che le acque del lago fossero troppo «calde» per una gara in acque gelide. Per essere idonea infatti l'acqua non deve superare i 5 gradi, altrimenti è considerata fredda e non, appunto, gelida. «Tra latro - racconta il gelidista - nel preparare la piscina c'è stato un guasto e si è ricoperta di ghiaccio. Gli organizzatori hanno dovuto romperlo con i picconi». Alla fine gli atleti di varie categorie, circa 750 da 48 nazioni, uomini e donne dai 18 agli 80 anni, hanno gareggiato nell'acqua a 2 gradi e una temperatura esterna di meno 3 gradi.
D'Angelo ha vinto tre competizioni: i 50 metri rana, i 100 metri rana e i 50 metri delfino, gara in cui ha stabilito il nuovo record del mondo della sua categoria, Master 60, a 3568. Le regole del nuoto in acque gelide, disciplina che si sta espandendo e che punta ad approdare ai Giochi olimpici invernali del 2030 in Francia, sono rigide. Si può nuotare con il solo costume, niente muta, più cuffia e occhialini. Per motivi di sicurezza sono vietati i tuffi, si entra cioè in acqua gradualmente, e anche le virate subacquee. Inoltre i nuotatori hanno sempre una cintura intorno ai fianchi, per permettere ai soccorritori in caso di bisogno di tirarli fuori dall'acqua velocemente. Continua D'Angelo: «Per questo tipo di sfide mi alleno prima in piscina, poi all'Idroscalo e infine, più a ridosso delle gare, nel lago di Segrino, che raggiunge i 3,5 gradi ed è il lago più freddo che abbiamo in Lombardia».
Qual è la prossima impresa? «Spero di riuscire a organizzare per il prossimo settembre la traversata dello Stretto di Messina per sette volte, sarebbe il nuovo record mondiale. Nel 2013 l'ho attraversato per sei volte: siamo solo due al mondo ad averlo fatto».
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