Stoccolma - Il biologo canadese Raph Steiman, premiato oggi con il Nobel per la Medicina, era già morto da tre giorni. Lo rende noto la Rockefeller University comunicando che il decesso è avvenuto il 30 settembre scorso a causa di un cancro al pancreas contro il quale il professore stava lottando da quattro anni. Steiman era riuscito a resistere abbastanza a lungo grazie ad una terapia che egli stesso aveva messo a punto, basata sulle cellule dendritiche, le "sentinelle" del sistema immunitario per la cui scoperta ha avuto il Nobel.
Insieme ad altri due studiosi, l’americano Bruce Beutler e il lussemburghese Jules Hoffmann, Steiman ha realizzato degli importanti studi sul sistema immunitario "rivoluzionando la nostra comprensione del sistema immunitario scoprendo i principi chiave per la sua attivazione". Steiman, purtroppo, non ha neanche avuto modo di gioire per l'assegnazione dell'ambito riconoscimento. Domani sarà assegnato il riconoscimento per la fisica, poi, a seguire, quelli per chimica, letteratura ed Economia.
Il Nobel per la Pace, il più atteso, sarà annunciato venerdì a Oslo e potrebbe andare a uno dei protagonisti della primavera araba. Tra i favoriti la blogger tunisina Lina ben Mhenni, che con il suo computer ha fatto la cronaca della rivoluzione su internet. In pole position c'è anche l’egiziana Israa Abdel Fattah e il Movimento del 6 aprile, di cui è una delle fondatrici, per il ruolo di guida pacifica in occasione delle sommosse in Egitto.
Circolano anche altri nomi: l’attivista egiziano Wael Ghonim, della militante afgana per i diritti umani Sima Samar, l’ong russa Memorial, la pacifista liberiana Leymah Gbowee, il primo ministro dello Zimbabwe Morgan Tsvangirai, l’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl e l’Unione europea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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