De Corato: "Moschea? Decidano i milanesi con un referendum"

Il vice sindaco interviene nella polemica aperta dall'arcivescovo Tettamanzi: "Non ci sono interlocutori affidabili. Ma siamo garantisti: diamo la parola ai cittadini"

De Corato: "Moschea? 
Decidano i milanesi 
con un referendum"

Milano - De Corato sfida il vescovo e la città. Dopo aver ribadito che la moschea non è nei piani dell'amministrazione comunale, lancia l'idea di un referendum per tastare l'umore dei milanesi su questo spioso argomento.

"Non ci si può fidare" Il vice sindaco di Milano ribadisce le proprie perplessità nel trovare interlocutori "affidabili" all’interno della comunità islamica. "Se lo Stato italiano non ha ancora trovato interlocutori affidabili tra gli islamici per la destinazione dell’otto per mille - sostiene - non capisco perchè Milano dovrebbe cedere alla pressione di una comunità, quella di viale Jenner, che si è improvvisata come referente pur non avendo i necessari requisiti. Perche si è dimostrata negli anni la più collusa con il fondamentalismo della jihad."

Referendum "La questione moschea non è legata alla libertà di culto nè a una mera opzione urbanistica.

Ma investe direttamente la sicurezza di Milano e dello Stato italiano. Sul punto abbiamo idee chiare. Ma se vogliamo essere garantisti fino in fondo lasciamo allora la parola ai milanesi che si esprimano con un referendum".

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