Deficit, Marrazzo «dribbla» un altro schiaffo del governo

Scampata una decisiva verifica sui conti del Lazio. Il commissario Piero Marrazzo venerdì scorso ha disertato il tavolo tecnico con il governo cosicché il previsto accertamento sullo stato finanziario della Regione non c’è stato. L’incontro, determinante per fare il punto sullo stato di avanzamento del ripianamento del debito rispetto alle necessità del nuovo piano sanitario, serviva a individuare le priorità attuative messe in campo dal commissario stesso. Quindi doveva risultare risolutivo anche alla luce delle future necessità di spesa per avviare un riordino dell’intero assetto assistenziale. E invece, galeotta la Giordania - Piero Marrazzo doveva essere là per un incontro istituzionale - il tavolo del consiglio dei ministri e il comitato tecnico non hanno potuto esprimere pareri e valutazioni in merito.
Naturalmente a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. E così forte è il sospetto che il dribbling marrazziano sia stato solo un espediente per evitare una nuova bocciatura. Già, perché i documenti sul piano di rientro che Marrazzo avrebbe portato in visione sulla base del nuovo piano sanitario altro non erano che gli stessi di febbraio scorso. E come a febbraio anche adesso il Governo avrebbe bocciato l’intero dossier. «Allo stato dell’arte e per sopperire a tutte le mancanze amministrative - sostiene Donato Robilotta, consigliere regionale del PdL - Marrazzo convoca per il 15 ottobre il consiglio straordinario per l’esame del piano sanitario, ma è solo una convocazione di facciata per dare valenza all'operato della Giunta. In realtà quando si parla di piano di rientro e di piano sanitario, programmi inscindibili tra loro vista la preoccupante situazione dei conti come ha spiegato lo stesso sub commissario Morlacco, si devono valutare i decreti attuativi che darebbero il via libera al riassetto assistenziale: rete ospedaliera e territoriale. A oggi la mappatura di entrambe le modalità di assistenza manca ancora».
Stamani la commissione sanità della Pisana si dovrebbe riunire per esaminare la bozza del piano sanitario regionale che dovrebbe essere posto all’attenzione dell’intero parlamentino tra due giorni. «Il Piano sanitario? È pura propaganda», risponde unanime l’opposizione che fin da oggi annuncia battaglia per contrastare il percorso del progetto. Ma non è finita qui. «Sarebbe ormai necessario - accusa Robilotta - fare luce sul fatto che la delega della Sanità, concessa dal presidente commissario Marrazzo al suo vice Montino è decisamente illegittima soprattutto quando consente a Montino di portare all’attenzione dell'esecutivo proposte di delibera che poi vengono approvate. È Marrazzo che ricopre la delega alla Sanità e che per tutti i provvedimenti in questione deve metterne a parte il governo nazionale». La considerazione a questo punto è semplice quanto efficace. «Sul tavolo del governo - taglia corto il consigliere - arrivano solo i decreti del commissario, le delibere di giunta rimangono in Regione. In questo modo i flussi di cassa non si possono controllare come non si possono controllare autorizzazioni, elargizioni, concessioni.

Ed è proprio su questo che stiamo cercando di fare chiarezza». Una resa dei conti? Già, il primo appuntamento è oggi alla Pisana: qui in una conferenza stampa l’opposizione unita presenterà un resoconto dettagliato delle mancate politiche sanitarie.

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