Il ritorno all'essenziale nelle visioni inedite di DeLightFull

Al Salone del Mobile.Milano la mostra evento racconta il mondo del design, dell'abitare contemporaneo e le sue tendenze attraverso i concetti di Design, Light, Future, Living. Un cortometraggio d'autore firmato da Matteo Garrone

Il ritorno all'essenziale nelle visioni inedite di DeLightFull

Una visione inedita per raccontare il mondo del design, dell'abitare contemporaneo e le sue tendenze attraverso quattro concetti chiave: Design, Light, Future, Living. E' la mostra - evento DeLightFuL – Design, Light, Future, Living Spazi Essenziali firmata Ciarmoli – Queda allestita nel nel padiglione 15 del Salone del Mobile.Milano che si tiene dal 4 al 9 aprile nel polo espositivo di Fiera Milano.

Gli oggetti di design sono la risposta a esigenze vitali, soluzioni a domande antiche che toccano l’essenza del vivere quotidiano: dormire, mangiare, sedersi, ordinare. Tutto ruota, nel visual della mostra, attorno al concetto di "primitivo di lusso". Contraddizione voluta dai curatori perché il ritorno all'essenziale si lega in modo armonioso a materiali ricchi, seducenti e confortevoli. Design e luce, protagonisti del progetto, dialogano continuamente tra loro disegnando un percorso visivo ed emozionale di un nuovo modo di vivere lo spazio domestico attraverso sale e ambientazioni, oggetti d'arredo reinterpretati da accostamenti inediti di materiali, trattamenti e colori, le diverse suggestioni del design contemporaneo, come spiegano Simone Ciarmoli e Miguel Queda: "Il filo conduttore di questa riflessione sono il design e la luce, due aspetti fondamentali, complementari e necessari nella definizione dell’abitare contemporaneo e dei suoi spazi essenziali”.

Dopo aver attraversato uno stretto corridoio blu e incontrato una sedia in bronzo bianco disegnata per l’occasione a quattro mani dall'architetto portoghese Álvaro Siza insieme a Ciarmoli Queda Studio ci si inoltre nelle sale. Hall of Arts ospita ambientazioni che mettono in dialogo l’interno e l’esterno, lo spazio pubblico e quello privato. L’idea di ambienti che si compenetrano, mutandosi a vicenda, è sottolineata da dieci porte colorate e trasparenti, che rivelano, modificandone l’apparenza, una serie di oggetti, sedute e lampade, a loro volta di tanti diversi colori.

Nella seconda sala prosegue la riflessione sui diversi momenti della giornata, dalla mattina alla sera, e sulle diverse età della persona – dai bambini agli adolescenti, fino all’età adulta – con ambientazioni che partono dal risveglio del mattino al momento in cui si tornerà a letto, la sera, portando con sé il bagaglio di esperienze della giornata. Particolare attenzione è dedicata al ritrovarsi intorno a un tavolo, un gesto che si riscontra in tutte le culture e in tutte le epoche e racchiude in sé molti significati: tre tavole e tre ambientazioni raccontano mondi diversi – Las Vegas, Shanghai ed Egeo – sottolineando differenze, stili e aspetti comuni, per suggerire un ideale comune denominatore che supera i confini. Aperta anche una finestra sul contemporaneo con fotografie di Yoshie Nishikawa e Paolo Alberto Gatti.

Nella sala dedicata al cinema, divani bianchi tutii diversi tra loro per forma forma e provenienza, sono collocati in un ambiente fluido che gioca tra trasparenza e sfumature. Protagonista di quest’ultimo ambiente, il cortometraggio d’autore firmato da Matteo Garrone.

In un ambiente naturale e onirico, dai tratti magici e surreali, il corto getta uno sguardo sul mondo del design e sul vivere contemporane con pezzi d’arredo e personaggi che si muovono sullo sfondo di atmosfere fantasy.

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