Immagini di architettura degli interni con protagonista la luce artificiale, ovvero “Interno Notte. Artifici luminosi”, è una delle mostre da non perdere che saranno proposte a Euroluce (Salone del Mobile.Milano dal 18 al 23 aprile in Fiera Milano) con un percorso popolato di figure, accenti, bagliori, ritmi, punti, vettori e talvolta “capricci” di luce in cui riconoscere una lampada o una fonte luminosa che, con un gesto creativo, abita e trasforma lo spazio in modo speciale.
Un’esposizione curata da Michele Calzavara e allestita da Berfu Bengisu Goren dove la luce è declinata per chiavi di lettura che invitano a guardare “famiglie” di soluzioni progettuali, dettagli, invenzioni vere e proprie come insiemi di grandi e piccoli casi esemplari. Così una selezione di decine di fotografie mettono in scena artifici di luce che spaziano da piccoli “innesti” ad atti inventivi a piena scala architettonica, tra grandi maestri e più giovani progettisti, icone storiche radicate nella memoria e immagini forse più trascurate o dimenticate, con l’idea di raccontare un piccolo inventario, non esaustivo, di poetiche, linguaggi e attitudini luminose.
“La caratteristica di una mostra di architettura è che questa non può mostrarsi in sé. È costretta a trovare dei sostituti e, parlando di luce, la fotografia è uno dei più adatti - spiega Michele Calzavara -. Tuttavia, Interno Notte non è una mostra di fotografia in senso stretto, ma un piccolo viaggio nelle immagini che hanno punteggiato il progetto moderno e contemporaneo con interni dove le intuizioni luminose sorprendono, ci danno piacere e possono ancora oggi nutrirci di idee”.
Il progetto di allestimento è caratterizzato da scelte materiche insolite fra proprietà cromatiche e luminose, e da una composizione architettonica fra spazio espositivo e spazio workshop per incontri professionali con due percorsi convergenti grazie a una planimetria dal forte carattere geometrico.
Il percorso della mostra è pensato per creare un’esperienza progressiva dello spazio e far vivere il racconto in un continuum stratificato. Le fotografie esposte, con formati e su supporti differenti, sono raggruppate in diversi cluster visivi che si sviluppano su un orizzonte comune come filo del racconto ideato dal curatore. Composizioni visive che evidenziano le relazioni tra i diversi casi studio che compongono le categorie del racconto, visualizzate con differenti modalità: lunghe sequenze a parete, piani orizzontali e superfici luminose danno forma a un percorso dal ritmo elastico e con differenti densità di fruizione. Il finale del percorso è un punto di incontro con lo spazio workshop, previsto come un luogo dal carattere aperto, polivalente e anche intimo.
“Pensare a un allestimento, in un certo senso, è come progettare un apparecchio di illuminazione: il suo scopo principale è fare luce, quindi rendere concreta la sua essenza intangibile - sottolinea Berfu Bengisu Goren -. Che si può anche distribuire, sfaccettare, filtrare, trasmettere e trasformare allo stesso tempo. La luce, in questo caso, è anche il soggetto della mostra. Una luce per immagini la cui rappresentazione richiede di volta in volta accorgimenti diversi per essere evocata”.
MICHELE CALZAVARA
Nato nel 1966, è architetto e pubblicista e si occupa di progettazione, didattica, critica e curatela. Si è laureato presso il Politecnico di Milano con una tesi sul rapporto tra filosofia e architettura ed è allievo di Corrado Levi. Ha seguito il laboratorio d’arte e filosofia “Pensare l’arte” con Jacques Derrida, Carlo Sini e Studio Azzurro. Ha esposto presso la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, la Triennale di Milano, il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova, l’Urban Center di Milano. Ha scritto per diverse riviste di settore, tra cui L’Architettura cronache e storia, Domus e Abitare (con cui collabora attualmente) e pubblicato con editori nazionali e internazionali. Tra le curatele principali: la sezione “Laboratorio Italia” della mostra “Ailati” alla XII Biennale di Architettura di Venezia nel 2010 (co-curatore) e la mostra “Anni Luce” alla Triennale di Milano nel 2016. Dal 2017 è docente presso NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e dal 2010 è redattore di Inventario (XXIII Compasso d’Oro, 2014). Vive, lavora e disegna a Milano.
BERFU BENGISU GOREN
Architetta e interior designer, vive e lavora a Milano. Nata nel 1990 ad Ankara, si è trasferita in Italia a 22 anni seguendo la sua passione per la cultura, la lingua e la storia italiana. Ha seguito un percorso di formazione interdisciplinare e internazionale, studiando presso il METU di Ankara, l’Università di Bologna e, infine, il Politecnico di Milano, dove si è laureata con la tesi “Sintassi: La Forma nell’Architettura”.
Tutte le informazioni su www.salonemilano.it/it/manifestazioni/euroluce
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