Ramak Fazel, uno sguardo sulla nuova Milano

In occasione della Design Week, progetto artistico del fotografo iraniano per Volvo Studio Milano, una mostra e un’esplorazione dello skyline di Porta Nuova

Ramak Fazel, uno sguardo sulla nuova Milano
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Si intitola “All the Feels, within an Evolving Landscape” il suggestivo progetto site-specific realizzato dal fotografo Ramak Fazel per Volvo Studio Milano in occasione del Fuorisalone, a cura di galleria Viasaterna e in collaborazione con Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano Onlus e Portanuova. Ramak Fazel, fotografo americano di origine iraniana, rivolge il suo sguardo d’artista nuovamente verso una porzione del cielo di Milano, città dove ha vissuto e lavorato per quindici anni tra il 1994 e il 2009. In questa occasione, Fazel ha scelto un luogo particolare, piazza Alvar Aalto, all’incrocio tra via Melchiorre Gioia e viale della Liberazione, dove si apre l’ingresso di Volvo Studio Milano, come punto di osservazione su un paesaggio urbano in evoluzione. Da questo belvedere affacciato su Portanuova, quartiere vibrante e in continua evoluzione, emblema di una riqualificazione urbana senza precedenti in Europa per impatto culturale, sociale e ambientale, Fazel inquadra una costellazione di edifici che, nel suo sentire, definiscono un nuovo paesaggio contemporaneo della città. Ne nasce un progetto ampio e articolato che si compone di un’installazione ambientale pubblica in occasione di Milano Art Week e Milano Design Week e prosegue in una mostra fotografica negli spazi interni di Volvo Studio Milano. L’installazione in piazza Alvar Aalto è un invito all’osservazione attraverso cinque visori in alluminio, una rivisitazione dei cannocchiali panoramici che dirigono, focalizzano e concentrano la visione su cinque soggetti peculiari o, meglio, cinque porzioni di architetture che sono, muovendo lo sguardo da sinistra a destra: Torre UniCredit, Bosco Verticale, BAM - Biblioteca degli Alberi Milano, Palazzo Lombardia e Chiesa di San Gioachimo. Si tratta di edifici di epoche, storie e funzionalità diverse: pubblici, laici, religiosi, privati. Nato in Iran e cresciuto a Fort Wayne, Indiana, Ramak Fazel ha sviluppato una ricerca autoriale dove le questioni legate ad una dimensione esistenziale sospesa tra appartenenza geografica, politica e culturale trovano espressione in una produzione poliedrica e multiforme. Dopo la laurea in ingegneria presso la Purdue University (1988), Fazel intraprende un prolifico percorso nel mondo della fotografia e della grafica, prima con gli studi a New York e la collaborazione con fotografi americani come Mark Seliger e Bruce Davidson, e poi, nel 1994, con il trasferimento a Milano. Qui, per oltre quattordici anni collabora con riviste di design e architettura (tra cui “Abitare”, “Casa Brutus” e “Domus”), con numerose aziende europee quali Flos, Vitra e Desalto, e con il mondo accademico, tenendo lezioni e seminari presso università e accademie europee e americane, tra cui la SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana), la Design Academy di Eindhoven e il San Francisco Art Institute. Tra il 1994 e il 2009 assembla Milan Unit, un’opera-archivio composta da ephemera, documenti, fotografie e materiale relativo alla fotografia analogica, frutto di Viasaterna via Leopardi 32 20123 Milano +39 02 36725378 info@viasaterna.com www.viasaterna.com un estensivo progetto di ricerca durato quindici anni.

Il suo lavoro è stato esposto, tra gli altri, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, allo Storefront for Art and Architecture di New York, alla XIV Biennale di Architettura di Venezia e alla Chicago Architecture Biennial.

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