La notizia della pensionata morta per uno scippo da poche decine di euro ha sconvolto Desio. «La nostra è sempre stata unisola felice anche rispetto ad alcuni Comuni qui intorno - riflette amaro il sindaco, Giampiero Mariani - un bruttissimo episodio che non mi spiego, oltretutto, anche se la città è vuota, il luogo dellaggressione non è certo isolato. Sappiamo che sono in corso le indagini e ci auguriamo che i carabinieri trovino presto i responsabili».
Adesso la gente sinterroga se vive ancora in una città tranquilla. Lanziana, Antonietta Mariani, 77 anni, è crollata sotto i colpi di due balordi, che lhanno colpita forse per la droga. Sì perché, stando alle poche indiscrezioni dei carabinieri, solo chi è «fatto» può concepire un agguato così brutale. Colpire una vecchietta con una spranga di ferro per mettersi in tasca una miseria. La vita conta così poco? Una domanda che adesso si pongono tutti. A cominciare da Marina Romanò, lassessore alla Sicurezza. «Sono sbalordita - dice - certi episodi così cruenti non dovrebbero accadere in una società civile. Siamo di fronte ad una vera e propria barbarie, ai danni di una cittadina anziana. Dovremmo tutelarli con maggior attenzione. Spero che le indagini si concludano al più presto con la cattura dei responsabili di questo drammatico episodio criminale aggiunge lassessore quando saranno ammanettati spero che siano condannati ad una pena esemplare, e soprattutto che la scontino fino allultimo giorno. Questi criminali non hanno il diritto dalcun beneficio di legge. Devono stare dietro le sbarre».
La sorella della vittima, anche lei pensionata, è stravolta. Abita nello stesso stabile, sullo stesso pianerottolo. «Non riesco a farmene una ragione racconta, con la voce rotta dal dolore - era una donna mite, generosa. Non meritava una fine così orrenda dopo una vita trascorsa ad aiutare tante persone. Andava spesso in centro al paese a fare la spesa con unamica, ma non avrebbe mai pensato unaggressione di questo tipo».
La donna evita di parlare dei criminali. Non riesce neppure ad urlare tutta la sua disperazione a chiedere giustizia o ad abbozzare parole di perdono. E spaesata. Pensa che non serva implorare diritti. Sa che i carabinieri - su questo lhanno rassicurata - stanno lavorando sodo, e non si concedono pause per arrivare a stringere le manette ai polsi dei carnefici della sua inseparabile sorella.
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