Al Grand Hotel rossoblù è sempre tempo di arrivi e partenze. Primo giorno di scuola per Mattia Destro, ultimo per Alberto Zapater. Destro - classe 1991 - viene dall'Inter in comproprietà nell'affare Ranocchia. Lo manda Milito. «Diego aveva un rapporto bellissimo con noi giovani. Mi ha parlato del Genoa e del suo pubblico, dicendomi: "Vai lì e starai molto bene". Spero di ripagare la società per la fiducia che ha avuto in me. Posso giocare sia al centro dell'attacco che esterno». Per lui parlano i gol: 19 nell'ultimo campionato Primavera. Si è appena diplomato in ragioneria come Santon e Balotelli. Suo padre Flavio è un ex calciatore, che ora collabora con Franco Lerda, tecnico del Torino. «Essere un figlio d'arte non è un peso e neppure un vantaggio», dice l'attaccante di scuola Inter.
Chi arriva e chi va. Ieri Zapater è passato a salutare la squadra, prima di iniziare la nuova avventura nello Sporting Lisbona: «Per come sono stato trattato posso solo parlare bene del Genoa, della città, dei tifosi. Per la prima volta ho avuto l'opportunità di uscire da Saragozza. Sono un po' triste perché mi trovavo benissimo qui. Se il prossimo anno avrò trenta giorni di vacanza, cinque li passerò a Genova. Tutte le settimane chiederò il risultato del Genoa».
Partenze e arrivi in casa rossoblù non sono finiti. Mentre Sculli piace a Milan e Inter, il Genoa sta pensando a uno scambio con la società rossonera Mesto - Abate. L'alternativa a quest'ultimo è il laterale della Roma Cicinho rientrato dal prestito al San Paolo.
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