L'unico timore è che una volta ben allenati non ne approfittino per scappare: anche a piedi, sarebbe infatti difficili poi raggiungerli, vista la preparazione. Stiamo parlando di otto giovani detenuti nel carcere minorile Cesare Beccaria che saranno preparati a alcuni allenatori volontari alla Maratona di Milano del prossimo 11 aprile. Sempre che altrettante guardie penitenziarie non seguano lo stesso percorso atletico.
L'iniziativa è stata presa dalla direzione dell'istituto di pena, in collaborazione con la fondazione Laureus, una Onlus impegnata a risolvere le situazioni di disagio giovanile anche attraverso l'attività sportiva. Come ha spiegato il direttore del carcere, Sandro Marilotti, i ragazzi selezionati sono stati individuati tra coloro che già praticano sport all'interno della struttura.
Una maratona non è comunque una cosetta da niente, sono 42 e rotti chilometri, pari alla distanza tra Atene e, appunto, Maratona, storica località greca dove gli ateniesi vinsero una storica battaglia contro i persiani, esattamente 2.500 anni fa. Un percorso coperto a perdifiato dal soldato Filippide che, entrato poi in città, annunciò la vittoria e stramazzò a terra morto per la fatica. Per evitare altri decessi, gli otto detenuti-atleti verranno allenati per almeno un'ora al giorno da preparatori messi a disposizione dalla fondazione, per affrontare poi la maratona di primavera, ormai arrivata alla decima edizione.
I ragazzi che supereranno la selezione, si prevede quattro o cinque, riceveranno un permesso premio per partecipare alla gara podistica. L'iniziativa verrà presentata nei dettagli in una conferenza stampa che si terrà lunedì prossimo all'interno del Beccaria e alla quale è prevista anche la partecipazione dei giovani atleti. Forse in quella circostanza verrà anche chiarito se ci saranno adeguate contromisure per evitare fughe improvvise.
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