Corinaldo, il 17enne indicato per la strage è stato denunciato per rapina

Il diciassettenne dominicano è stato riconosciuto dalle vittime rapinate a Senigallia nella notte di Halloween

Corinaldo, il 17enne indicato per la strage è stato denunciato per rapina

Il diciassettenne dominicano di Senigallia segnalato all’interno della discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo e sospettato di aver spruzzato lo spray al peperoncino è stato denunciato per rapina.

Il soggetto in questione, le cui iniziali sono B.P., è infatti stato riconosciuto da alcuni minorenni come uno dei due ragazzi che, assieme a una ragazzina, li ha rapinati nella notte di Halloween a Senigallia.

Secondo quanto illustrato dal Corriere Adriatico il gruppo di ragazzini era stato avvicinato dai tre che inizialmente avevano chiesto dei soldi e al loro rifiuto li avevano minacciati con una bottiglia e schiaffeggiati; una volta raccolto una trentina di euro i tre si erano poi dileguati facendo perdere le proprie tracce.

Dunque, mentre proseguono le indagini sulla strage di Corinaldo e su un suo eventuale coinvolgimento, attualmente non confermato, il diciassettenne dominicano è stato denunciato per rapina.

Il ragazzo era stato indicato da diversi testimoni come presente all’interno della discoteca corinaldese poco prima della strage e si era persino ipotizzato che fosse lui il misterioso individuo ripreso con berretto e mascherina all’interno del locale. Poco dopo il caos gli investigatori avevano rintracciato il ragazzo, assieme a un 27enne di Fano e alla sua ragazza, in una stanza del residence Avana di Senigallia, un edificio di tre piani affianco alla ferrovia. Nella stanza i Carabinieri avevano rinvenuto 200 grammi tra cocaina ed eroina.

Il 27enne aveva prenotato la stanza per tutto il mese assieme alla sua fidanzata, non certo in stagione balneare; in inverno infatti il lungomare di Senigallia è semi-deserto. Non è ancora chiaro cosa ci facesse in quella stanza il ragazzino e da quanto tempo fosse lì, tutti aspetti da chiarire.

Intanto la nonna del giovane, che lavora come Oss nella provincia di Ancona, ha dichiarato che il ragazzino non era in discoteca quella sera e che aveva passato la notte con la sua ragazza:

"Quella notte l’ha passata con la sua ragazza, non è andato a ballare a Corinaldo. Alcuni ragazzi puntano il dito contro di lui? Si sbagliano, semplicemente. Lui non c’era, grazie a Dio, per questo adesso non sono minimamente preoccupata e dormo tranquilla".

In effetti nessuna misura cautelare è stata emessa contro il ragazzo che ora si troverebbe in Romagna da sua madre. L’avvocato Zambelli ha raccontato che B.P. è molto turbato per i morti di Corinaldo e che ha giurato di non essere stato alla Lanterna Azzurra quella notte.

Intanto emergono alcuni elementi interessanti dal profilo Instagram del diciassettenne dominicano, a nome “Brian Escobar” e su quello di Facebook: foto in posa con dito medio in stile “callejero”, commenti a foto come “real hasta la muerte” e diverse foto sulle moto.

Testimonianze locali raccolte dal Giornale.

it lo descrivono come un soggetto problematico che avrebbe anche vissuto per un periodo in una casa-famiglia e che a quanto pare era ben conosciuto anche in ambito discoteca, visto che i testimoni lo hanno indicato subito. Intanto l’inchiesta va avanti e si attendono ulteriori sviluppi.

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