Dieta chetogenica, attenzione ai falsi miti: ecco a cosa stare attenti

Diventata famosa per la riduzione drastica dei carboidrati, non si tratta di un regime alimentare semplice da seguire

Dieta chetogenica, attenzione ai falsi miti: ecco a cosa stare attenti
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Divenuta famosa per la sua capacità di consentire una rapida perdita di peso, la dieta chetogenica, utile anche per combattere patologie come diabete e sindrome dell'ovaio policistico (ma non solo), non è un regime alimentare "fai da te", e prima di scegliere questa strada sarebbe meglio rivolgersi a un medico specilista. Di questa dieta è stato detto molto, ma non è così semplice come si crede.

Cos'è la dieta chetogenica

Si tratta di un regime alimentare in cui vengono drasticamente ridotti i carboidrati in favore di proteine e grassi. Si cerca, in sostanza, di portare il nostro organismo a usare i grassi come fonte di energia. Le cellule del corpo, infatti, non avendo più gli zuccheri a disposizione, impiegano i grassi, innescando un processo chiamato chetosi. In questo modo si dimagrisce rapidamente. Bisogna stare attenti, però, perché non è una condizioni priva di rischi, ecco perché il "fai da te" è da escludere.

"La dieta chetogenica mira a ridurre in modo significativo il consumo di carboidrati aumentando leggermente il consumo di proteine ma soprattutto quello di grassi. Lo scopo è indurre il nostro organismo in uno stato metabolico detto di 'chetosi', da cui prende il nome questa dieta", è quanto spiefato a Milleunadonna dalla dottoressa Carola Dubini, nutrizionista dell'unità Operativa di Endocrinologia e del Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiometabolica dell'IRCCS Policlinico San Donato.

Quando il nostro corpo va incontro a una diminuzione dei carboidrati, comincia prima di tutto a "bruciare" le riserve di zucchero, ossia il glicogeno, immagazzinato nel fegato e nei muscoli. Assistiamo pertanto a una prima, drastica, perdita di peso: questo perché il glicogeno è strettamente legato all'acqua, cosa che spiega il significativo calo. Terminato il glicogeno, allora l'organismo attinge alle riserve di grasso, cosa che innesca la reale perdita di massa grassa. "Vengono prodotti i corpi chetonici che iniziano ad accumularsi nel sangue e poi vengono eliminati con le urine. Ecco perché, quando si inizia una dieta di tipo chetogenico, per essere sicuri che il corpo sia entrato effettivamente in chetosi, si consiglia al paziente di ricorrere ai test: si tratta di semplici striscioline che, a contatto con le urine, rilevano la presenza dei corpi chetonici", ha aggiunto la dottoressa.

A cosa fare attenzione

Per seguire questa dieta, si inizia eliminando carboidrati e zuccheri, come pane, pasta, cereali, prodotti da forno e frutta, privilegiando carne, pesce, uova e grassi come semi, olio, avocado e anche burro. Persino i legumi vengono evitati. Lo stato di chetosi raggiunto dall'organismo, però, non è una condizione semplice.

La dieta viene solitamente seguita per poche settimane, perché, a lungo andare, possono presentarsi sintomi come nausea, stitichezza, stanchezza e difficoltà respiratorie, come spiegato anche nell'articolo pubblicato sul sito della Fondazione Veronesi. Insomma, non è un regime alimentare privo di rischi. Inoltre, come precisato dalla dottoressa Dubini, "è molto importante che una dieta di questo tipo non venga seguita da pazienti con diabete.

Si tratta infatti di un regime alimentare che può provocare delle ipoglicemie dato che il paziente tende a mangiare molto meno. Altrettanto importante è che non venga seguita da persone che hanno patologie renali, ad esempio malattie croniche come l'insufficienza renale".

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