Frutta secca, i momenti della giornata per consumare uno spuntino salutare

La frutta secca è lo spuntino salutare fonte di grassi buoni ed energia. Scopriamo insieme quali sono i momenti della giornata in cui consumarlo e quali quelli in cui evitarlo

Frutta secca, i momenti della giornata per consumare uno spuntino salutare
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La frutta secca è un alimento ricco di proteine vegetali e grassi buoni. Secondo i nutrizionisti è lo spuntino salutare ideale per far fronte agli attacchi di fame che possono verificarsi a metà mattinata o nel pomeriggio, prima dei pasti principali. Le sue preziose fibre oltre a regolarizzare l’attività intestinale dona un immediato effetto saziante.

Perché la frutta secca fa bene

Dalle mandorle, alle noci, ai pistacchi, agli anacardi e alle nocciole, numerose sono le varietà di frutta secca in grado di soddisfare ogni esigenza di gusto e palato. È ricca di sostanze antiossidanti e sali minerali che sono in grado di donare energia all’organismo e rafforzarlo.

Per il loro alto valore calorico la dose giornaliera raccomandata è di circa 30 grammi. Di fatti 100 grammi di frutta secca apportano un valore calorico di 600 kcal.

I momenti migliori per mangiarla

Secondo i nutrizionisti per godere al massimo dell’energia che questo spuntino è in grado di fornirci, il momento ideale per consumarlo è la colazione. al risveglio l’organismo ha bisogno di fare il pieno di sostanze nutritive ed energizzanti grazie alle quali fare fronte a tutti gli impegni della giornata. La frutta secca a colazione è in grado di fornire grassi buoni che stimolano le funzioni cognitive come la capacità di concentrazione e attenzione.

A metà mattinata se non si è reduci da una colazione abbondante, una dose di frutta secca è in grado di aiutarci a far fronte ai picchi glicemici improvvisi per arrivare al pranzo senza lasciarsi tentare da snack ipercalorici, pieni di grassi e zuccheri.

A fine pranzo invece una manciata di mandorle o pistacchi può essere un’alternativa salutare al dolce. La loro fonte di energia aiuta ad evitare i cali di concentrazione legati al pieno di carboidrati che durante il pranzo possono provocare il temuto “abbiocco” pomeridiano.

Invece se si pratica sport o in vista di un periodo denso di allenamento, la frutta secca va consumata dopo l’attività fisica. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che alcune tipologie di frutta secca, come le mandorle, sono in grado di ridurre il dolore muscolare tipico di un faticoso allenamento.

Quando non mangiare la frutta secca

Il suo consumo è da evitare prima di un allenamento faticoso. Potrebbe infatti risultare difficile da digerire prima di svolgere attività fisica tanto da far sentire appesantiti o provocare problemi gastrointestinali. L’ideale è fare il pieno di frutta secca almeno un’ora e mezzo prima di un workout.

Un altro momento da limitare o evitare è il dopo cena perché essendo fonte di energia potrebbe

compromettere la produzione di melatonina riducendo la capacità di addormentarsi o compromettendo la qualità del sonno. Inoltre le calorie apportate non vengono smaltite durante il sonno rischiando di far accumulare peso.

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