Spezie: sapore in cucina e tanti benefici per la salute

Le spezie non sono solo indispensabili per insaporire i piatti in cucina, sono anche un vero e proprio toccasana per la salute: ecco perché riscoprirle e tutti i loro benefici

Spezie: sapore in cucina e tanti benefici per la salute

Tremila anni prima di Cristo erano già note quasi 5.000 tipi di spezie. Egiziani, Sumeri, Cinesi, Persiani e Assiro-babilonesi le usavano per preparare medicine, per scopi alimentari e per riti sacri. Durante l’Impero Romano, erano una merce molto preziosa, al pari della sete e delle gemme, e il loro prezzo veniva pagato in oro. Carlo Magno durante il suo regno emanò un editto che elencava le cento spezie, erbe aromatiche e piante medicinali che dovevano essere obbligatoriamente coltivate sul suolo dell’impero (tra queste cumino, coriandolo, senape e papavero). Durante il Medioevo, le spezie erano ampiamente usate a scopi officinali, in cucina e per preservare la durata del cibo.

Spezie, dei gioielli in polvere

Le spezie possono essere definite dei veri e propri gioielli in polvere, pregevoli sia per la loro semplicità, che per la loro efficacia sulla nostra salute.

È stato ad esempio scoperto che una miscela di spezie, aggiunta ad un pasto ricco di lipidi, riduce i livelli di insulina postprandiale del 21% e i livelli di trigliceridi del 31%, rispetto allo stesso pasto preparato senza spezie. Questa miscela di prim'ordine, composta da cannella, curcuma, rosmarino, origano, aglio, chiodi di garofano, pepe nero e paprika, ha anche la capacità di aumentare le difese immunitarie del 13%.

Spezie, alleate contro i malanni

Spezie

Perché, quindi, non usare le spezie a scopo curativo oltre che gustativo, per contrastare i malanni anche stagionali?

Curcuma

Sembra che la curcuma, spezia orientale dal colore giallo e componente principale del curry, abbia proprietà anticancerogene ed è un antinfiammatorio naturale. Può aiutare a ridurre i sintomi dell'osteoartrosi e dell'artrite reumatoide, in caso di dolore e infiammazione. La curcumina potrebbe proteggere da malattie della pelle, ma anche agire su colite, ulcere gastriche, colesterolo e persino nell'Alzheimer.

Cannella

La cannella è una delle spezie più diffuse, già utilizzata nella cucina dell'800, migliora i livelli di zucchero nel sangue, attenuando la "fame nervosa", riduce la sensibilità all'insulina e ha ottime proprietà antiossidanti. Le sue caratteristiche benefiche sono apprezzate fin dai tempi dell’antico Egitto e dei Romani, in quanto possiede una funzione antimicotica, antiossidante e antinfluenzale, utile in caso di raffreddore e mal di gola.

Zenzero

Lo zenzero è molto versatile e utilizzato nelle cucine in modo variegato. È un antinfiammatorio che stimola la produzione di interferone, che aiuta a combattere i virus e alleviare l'artrite reumatoide. Ha virtù digestive e risulta molto efficace contro nausea, vertigini e dolori articolari. Inoltre è ideale per la preparazione di tisane invernali che aiutano a combattere raffreddore e sintomi influenzali, senza dimenticare che si tratta di una spezia "brucia-grassi", che contribuisce a ridurre ristagni acquosi e cellulite.

Chiodi di garofano

Mezzo cucchiaino di chiodi di garofano fornisce più antiossidanti di 125 g di mirtilli, che sono un noto “superfood”. Un'ottima arma per combattere batteri e virus: questo rinomato antinfiammatorio ha un sapore molto forte, quindi dovrebbe essere usato con moderazione.

Utilizzati anche nella preparazione della sangria, i chiodi di garofano sono apprezzati per le qualità digestive, tonificanti e analgesiche, tanto che a chi soffre di mal di denti viene consigliato di masticarne un esemplare Non è tutto. Contengono vitamina A, C e flavonoidi: per questo sono considerati antiossidanti e antinfiammatori naturali, utili anche per migliorare la circolazione.

Altre spezie

La paprika affumicata contiene capsaicina, che stimola e protegge dai danni cellulari, così come peperoncino e rafano, entrambi antiossidanti e decongestionanti. Il sale di sedano è ricco di ferro, calcio e ha un sapore leggermente amaro, il che significa che esalta le papille gustative ed è un buon sostituto del sale. I semi di cumino, i semi di senape gialla, la noce moscata macinata, lo zafferano, il peperoncino, il pepe bianco e nero e il pepe di Cayenna e del Sichuan non solo rendono il cibo meno insipido, ma hanno anche un eccezionale potere antiossidante.

Come utilizzare le spezie in cucina

Spezie


Per quanto le spezie siano ricche di proprietà benefiche e molto apprezzate in cucina, non bisogna mai dimenticare che vanno usate in piccole quantità, per evitare l’insorgere di alcuni disturbi. Ad esempio, la cannella a dosaggi elevati può provocare reazioni allergiche, tachicardia, sudorazione e diarrea; è inoltre controindicata in gravidanza. L’attenzione alla quantità è importante anche per la curcuma che, se usata in eccesso, può provocare nausea e diarrea e, inoltre, è sconsigliata a chi soffre di coliche e calcoli biliari.

Nelle precauzioni da adottare con le spezie, è importante ricordare non solo il basso dosaggio, ma anche che alcune spezie sono sconsigliate in presenza di alcune patologie. È il caso dei chiodi di garofano, i quali sono controindicati in caso di ulcera, gastrite, in gravidanza e in allattamento, oppure del cumino, sconsigliato in caso di patologie epatiche e in gravidanza. Per agire in modo sicuro, approcciando le spezie e le loro proprietà, il consiglio è di conoscerne a fondo le caratteristiche, magari attraverso schede descrittive o libri informativi, rivolgendosi se necessario ad un esperto, che sarà in grado di fornire le giuste indicazioni di utilizzo.

Odori e sapori dalla natura

Spezie, tipologie


Da un punto di vista botanico, possiamo definire “spezie” le radici, i fiori, i frutti, la corteccia e i semi di piante annuali e biennali; mentre sono definite “erbe aromatiche” le foglie e i germogli della pianta. La natura ci offre una gamma quasi infinita di odori e di sapori:

  • Le spezie sono droghe che, oltre a dare un aroma, lasciano nella pietanza un sapore pronunciato: pepe, peperoncino, noce moscata, cannella, chiodi di garofano e via dicendo (quasi tutte costituite dal seme della pianta).
  • Poi le erbe aromatiche, i cui aromi sono assicurati dalle piante appartenenti a due famiglie botaniche: le Labiate (menta, timo, salvia, origano, basilico, ecc.) e le Ombrellifere (finocchio, cumino, anice, coriandolo di cui si utilizzano i semi).
  • Altri “odori” che appartengono agli ortaggi comunemente usati (aglio, cipolla, sedano, ecc.).

Le essenze che caratterizzano le erbe aromatiche e le spezie sono estremamente volatili e termolabili: per utilizzarne appieno le proprietà non devono mai essere cotte, ma

vanno generalmente aggiunte qualche istante prima di togliere la pietanza dal fuoco o direttamente nei piatti. Quindi, si possono deliziare le papille gustative aggiungendo questi "tesori" nutrizionali ai piatti preferiti.

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