Chi ritiene che evitare completamente gli zuccheri, eliminandoli in modo integrale dalla propria alimentazione, sia la chiave per stare in salute, a quanto pare, è parzialmente in errore. Un recente studio effettuato da un team di ricercatori dell'università svedese di Lund ha dimostrato ben altro, ossia che consumare ogni tanto dei dolci dà più benefici rispetto all'escluderli del tutto. Ancora una volta, sembra che il giusto approccio sia la moderazione.
Secondo questa interessante ricerca, pubblicata su Frontiers in Public Health, rimane un dato di fatto che consumare troppi zuccheri comporti un incremento del rischio di essere colpiti da ictus, tuttavia cedere ogni tanto a un peccato di gola non farebbe male, anzi. Pare infatti che un dolce ogni tanto si associ a un rischio minore di contrarre una malattia cardiovascolare, rispetto a chi invece ha escluso gli zuccheri dalla propria dieta.
Pare impossibile, eppure è ciò a cui sono arrivati gli autori dello studio analizzando i dati forniti dalla Swedish Mammography Cohort e dalla Cohort of Swedish Men. In entrambe le due ricerche venivano seguiti 69.705 partecipanti, con particolare attenzione alle loro diete. Sono stati creati tre gruppi: chi consumava dolcificanti come il miele, chi mangiava dolci e pasteccini e chi si "limitava" alle bibite gassate. A questi gruppi sono state affiancate sette tipologie di malattie cardiovascolari (ictus di due tipi, infarto, insufficienza cardiaca, aneurismi aortici, fibrillazione atriale e stenosi aortica). Al termine del follow-up, conclusosi nel 2019, 25.739 partecipanti aveva ricevuto un diagnosi di malattia cardiovascolare.
Esaminando caso per caso, gli studiosi hanno così scoperto che gli effetti peggiori sulla salute umana sono provocati dalle bevande gassate e zuccherate. Un loro consumo, infatti, porta ad aumentare il rischio di ciascuna malattia cardiovascolare. Questo perché gli zuccheri contenuti nelle bevande non danno alcun senso di sazientà e portano più facilmente a un consumo eccessivo. I dolcetti, al contrario, vengono spesso mangiati in occasioni particolari e quasi mai dall'individuo quando si trova da solo, pertanto la loro consumazione è limitata a delle circostanze. Discorso simile per le sostanze addolcenti, come il miele.
"La scoperta più sorprendente del nostro studio è la relazione divergente tra diverse fonti di zucchero aggiunto e rischio di malattie cardiovascolari", ha dichiarato Suzanne Janzi, ricercatrice presso l'università di Lund.
"Questo sorprendente contrasto evidenzia l'importanza di considerare non solo la quantità di zucchero consumata, ma anche la sua fonte e il contesto", ha aggiunto. "Anche il contesto è importante: i dolcetti sono spesso apprezzati in contesti sociali o in occasioni speciali, mentre le bevande zuccherate potrebbero essere consumate più regolarmente".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.