La Nato sposta 54 K9 Thunder lungo il fianco Est: cosa c'è dietro la mossa

La Romania ha scelto l'obice semovente sudcoreano K9 Thunder da 155 mm per rafforzare il proprio esercito. Bucarest blinda il confine orientale della Nato

La Nato sposta 54 K9 Thunder lungo il fianco Est: cosa c'è dietro la mossa
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Il fronte orientale della Nato si rafforza ancora. Il ministero della Difesa della Romania ha scelto l'obice semovente sudcoreano K9 Thunder da 155 mm per le forze armate del Paese. Bucarest acquisterà quindi dalla Corea del Sud un totale di 54 obici, con il relativo equipaggiamento, per una spesa complessiva (non specificata) che dovrebbe aggirarsi intorno ai 4,2 miliardi di leu (ovvero 910 milioni di dollari). Ricordiamo che lo scorso marzo il governo romeno ha avviato i lavori di costruzione per quella che, una volta terminata, dovrebbe diventare la più grande base militare europea dell’Alleanza atlantica, a conferma dell’impegno messo in campo da questo Paese per blindare il confine est della Nato.

Nuovi obici per la Romania

La decisione di acquistare i suddetti obici, prodotti da Hanwha Aerospace, è stata annunciata il 19 giugno al termine di un incontro tenuto dal ministro della Difesa nazionale romeno Angel Tilvar e dal suo omologo sudcoreano, Won Sik Shin, in visita nel Paese europeo. L'azienda sudcoreana è stata designata come "vincitrice di una procedura competitiva per l'acquisto da parte della Romania di tre sistemi di obici calibro 155 mm a livello di battaglione, comprendenti 54 obici semoventi K9 Thunder, attrezzature di supporto e una quantità iniziale di munizioni specifiche", secondo al ministero di Bucarest.

Secondo quanto riferito dal portale The War Zone, in lizza per vendere simili armamenti alla Romania c’erano altri attori internazionali, tra cui la tedesca Krauss-Maffei Wegmann con il Panzerhaubitze 2000 e la turca BMC con il suo T-155 Fırtına. Il sito Defense News ha scritto che l'offerta sudcoreana di cooperazione industriale con l'industria della difesa rumena ha svolto un ruolo importante nel convincere i decisori locali a selezionare il K9, combinato con i suoi tempi di consegna relativamente brevi.

La fumata bianca consentirà quindi alla Romania, Paese membro della Nato, di effettuare la più grande acquisizione di armi degli ultimi sette anni. Shin e Tilvar hanno convenuto che la cooperazione militare tra Russia e Corea del Nord minaccia la sicurezza dell'Europa e dell'Asia e che è necessaria una stretta collaborazione con la comunità internazionale per rispondere alla questione. Ad aprile, i leader sudcoreani e rumeni hanno tenuto un vertice e si sono impegnati a rafforzare la cooperazione nel settore della Difesa.

Il rafforzamento del fronte orientale della Nato

La decisione della Romania di acquistare obici K-9, seguendo le orme della Polonia, amplierà l'impronta dell'industria della difesa della Corea del Sud in Europa. A proposito di Seoul, Shin e il so omologo romeno si sono scambiati opinioni in aree di reciproco interesse, tra le quali quelle relative alll'istruzione e all'addestramento militare, allo scambio di sport e cultura, informazioni ed esperienze scambio, industria della Difesa e scienza e tecnologia. Vale la pena sottolineare che, sempre lo scorso aprile, i presidenti dei due Paesi hanno firmato l'Accordo di cooperazione in materia di Difesa.

L'ordine sarà composto da 54 veicoli di rifornimento di munizioni (ARV) K9 SPH e 36 K10 , entrambi prodotti da Hanwha Aerospace. Una volta firmato il contratto, la Romania diventerà il sesto operatore K9 in Europa, dopo Polonia, Turchia, Norvegia, Finlandia ed Estonia.

Non solo obici K-9. Come detto, la Romania ha intenzione di costruire una struttura militare nell’ambito di un progetto dal valore di 2,7 miliardi di dollari volto ad ampliare la 57esima base aerea Mihail Kogalniceanu dell’aeronautica rumena, che si trova vicino alla città portuale di Costanza, sul Mar Nero. Il nuovo sito avrà un perimetro di quasi 20 miglia, coprirà circa 11 miglia quadrate e ospiterà circa 10.000 membri del personale Nato e delle loro famiglie.

Bucarest è stata a lungo un hub chiave per le operazioni dell’Alleanza Atlantica nella regione e che, all’interno del Paese, operano regolarmente aerei da combattimento e da sorveglianza americani nell'ambito delle operazioni di polizia della Nato.

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