Bombardieri H-6 e droni WZ-7: la Cina prepara il "cocktail letale"

L'obiettivo di Pechino sembrerebbe essere chiaro: integrare i droni con i velivoli con equipaggio come parte della sua futura strategia di combattimento, così da migliorare la capacità di attacco contro obiettivi nemici in rapido movimento

Bombardieri H-6 e droni WZ-7: la Cina prepara il "cocktail letale"
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L'esercito cinese ha mostrato in un video i suoi droni da ricognizione WZ-7 operare insieme ai bombardieri Xian H-6 nell'ambito di un'esercitazione militare andata in scena in un'area sconosciuta, evidenziando così la crescente capacità di ricognizione aerea del Paese. L'obiettivo di Pechino sembrerebbe essere chiaro: integrare i droni con i velivoli con equipaggio come parte della sua futura strategia di combattimento, così da migliorare la capacità di attacco contro obiettivi nemici in rapido movimento. "È una lezione che la Cina ha imparato dalla guerra in Ucraina", ha spiegato un colonnello in pensione delle forze armate cinesi apparso nel filmato trasmesso dall'emittente statale CCTV.

Droni e bombardieri: la mossa della Cina

Il WZ-7 ha svolto missioni di ricognizione oceanica, con un bombardiere a reazione Xian H-6 che ha successivamente lanciato missili antinave basandosi sui dati di posizione trasmessi dal drone. Nel filmato di queste manovre è stata anche mostrata una grande flotta navale composta da numerose imbarcazioni e alcuni jet da combattimento, tra cui aerei da guerra elettronica e il caccia d'attacco multiruolo Shenyang J-16. L'ufficiale dell'aeronautica militare cinese Li Zhengwei ha spiegato che, con il supporto del WZ-7, le forze aeree cinesi potrebbero "irrompere nel cerchio di fuoco del nemico".

Secondo Li, il drone da ricognizione può fare "ciò che un aereo con equipaggio non può fare" in termini di "sopravvivenza, rapporto perdite in battaglia e rapporto costi-efficacia". Il South China Morning Post, sempre citando il funzionario militare cinese, ha fatto sapere che, con attrezzature, algoritmi e capacità di acquisizione di informazioni migliorate, l’aeronautica del Dragone potrebbe utilizzare i droni per scovare e vedere i nemici entro centinaia di chilometri, nonché acquisire informazioni in tempi record.

Il nuovo binomio del Dragone

Gli eserciti di tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti, stanno studiando il ruolo dei droni nel localizzare con precisione le coordinate, assistere i caccia con equipaggio e aumentare la capacità di attacco dei velivoli. I metodi di raccolta di informazioni tramite satelliti non hanno infatti capacità in tempo reale, mentre – nel caso delle manovre cinesi - attraverso la cooperazione di WZ-7 e di aerei con equipaggio, sarà possibile colpire immediatamente gli obiettivi scoperti senza dare al nemico il tempo di reagire.

Il WZ-7, soprannominato "Xianglong" o Soaring Dragon, ha un insolito design ad ala tandem unita e può essere utilizzato per missioni di ricognizione di confine e di pattugliamento marittimo. Il drone ad alta quota e lunga durata ha debuttato al principale Zhuhai air show nel 2021, ed è uno dei più grandi velivoli cinesi del genere, con un'apertura alare di 24 metri e una lunghezza di 14. È considerato la risposta cinese al drone di sorveglianza Global Hawk dell'esercito statunitense.

Le piattaforme senza equipaggio offrirebbero sia maggiore resistenza, sia una migliore tecnologia - insieme agli aerei a pilotaggio convenzionale – nel corso di una fantomatica campagna militare. Lo scorso dicembre altre foto satellitari avevano immortalato un ipotetico modello del drone stealth cinese GJ-11 Sharp Sword.

Nelle immagini, rilanciate sui social media e scattate a Wuhan, si poteva notare il velivolo parcheggiato a bordo di una struttura di prova, a grandezza naturale, che avrebbe dovuto imitare le fattezze della terza portaerei della Cina, la Type 003, chiamata anche Fujian, e lanciata nel giugno 2022.

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