Droni Titon nell'isola chiave del Pacifico: la mossa a sorpresa degli Usa

I velivoli senza pilota mobilitati sono gli MQ-4C Triton. Nelle prossime settimane questi droni saranno incaricati di aumentare le capacità di raccolta di informazioni di Washington e Tokyo in un'area altamente strategica

Droni Titon nell'isola chiave del Pacifico: la mossa a sorpresa degli Usa
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Droni di sorveglianza a lungo raggio statunitensi nella prefettura di Okinawa, in Giappone, ad un centinaio di chilometri da Taiwan. È questo l'ultimo piano dell'esercito Usa per monitorare nei dettagli le mosse della Cina nell'omonimo Stretto di Taiwan e prevenire eventuali attacchi di Pechino contro Taipei. I velivoli senza pilota mobilitati sono gli MQ-4C Triton, incaricati di aumentare le capacità di raccolta di informazioni di Washington e Tokyo. "Il contesto di sicurezza che circonda il nostro Paese sta diventando sempre più critico", ha dichiarato il ministro della Difesa giapponese, generale Nakatani, spiegando che nelle prossime settimane diversi Triton arriveranno alla base aerea statunitense di Kadena, sull'isola principale di Okinawa, "per rafforzare le attività di raccolta di informazioni, sorveglianza e ricognizione in Giappone".

Droni Usa a Okinawa

Lo scorso 8 aprile, l'Ufficio di difesa di Okinawa del Ministero della Difesa ha informato il governo della prefettura di Okinawa del piano degli Stati Uniti. L'impiego di questi grandi droni di sorveglianza, ad alta quota e lunga autonomia, in grado di operare per oltre 24 ore e coprire un'autonomia di 13.700 chilometri, dovrebbe iniziare tra poche settimane. Attenzione però, perché il loro ormai prossimo dispiegamento avrebbe irritato i funzionari nipponici locali. Il governatore di Okinawa, Denny Tamaki, ha dichiarato che la mossa Usa andava contro la volontà della sua amministrazione locale di ridurre il peso delle basi militari statunitensi concentrate nella prefettura.

I funzionari dell'Okinawa Defense Bureau hanno confermato che l'esercito statunitense ha chiesto l'invio di droni a Kadena per ampliare le attività di sorveglianza, ricognizione e intelligence nei pressi del Giappone, aggiungendo che i Triton potrebbero essere utilizzati per brevi periodi nelle basi militari statunitensi di Yokota, nella parte occidentale di Tokyo, e di Misawa, nella prefettura di Aomori. "Sebbene si possa prevedere che lo schieramento rafforzi l'intelligence e la deterrenza per l'alleanza Giappone-Stati Uniti, dal punto di vista della riduzione del carico di base sarà necessario limitare gli effetti sulle aree vicine", ha precisato il ministro Nakatani.

Il Giappone in prima linea

Dal 2021 in poi, i Triton sono stati temporaneamente schierati a Kadena, Misawa e presso la base aerea del corpo dei Marines di Iwakuni, nella prefettura di Yamaguchi. I funzionari del Ministero della Difesa, ha scritto il quotidiano giapponese Yomiuri Shinbun, hanno affermato che l'inquinamento acustico causato dai droni nelle aree circostanti sarà inferiore a quello causato dagli aerei da combattimento. In ogni caso Tamaki dovrebbe chiedere una revisione del piano di schieramento.

Il peso che la base aerea di Kadena grava sulle comunità circostanti è aumentato a causa delle ripetute esercitazioni di paracadutismo che i governi giapponese e statunitense avevano precedentemente concordato di effettuare solo in casi eccezionali. Del resto le tensioni tra gli Usa e i loro partner e la Cina sono cresciute a dismisura.

Nell'ultimo anno, non a caso, l'esercito giapponese ha fatto decollare i propri jet 30 volte per intercettare presunti droni cinesi nelle acque meridionali del Paese. I droni Usa serviranno anche a prevenire episodi del genere.

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