Basi, radar e scudi missilistici: l'avamposto Usa nel mirino delle forze cinese

L'isola di Guam, nelle Marianne, presto vedrà il nascere di uno dei migliori sistemi di difesa aerea a protezione del più importante avamposto militare Usa nel Pacifico Occidentale

Basi, radar e scudi missilistici: l'avamposto Usa nel mirino delle forze cinese
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L'isola di Guam fa parte dell'arcipelago delle Marianne, e la sua posizione geografica, nel Pacifico Occidentale a poco più di 2mila chilometri dal Giappone e dalle Filippine, ne fa un avamposto di importanza strategica per gli Stati Uniti sin dalla Seconda Guerra Mondiale: dagli aeroporti situati nelle Marianne i B-29 statunitensi bombardavano le città nipponiche.

La sua importanza non è scemata col dopoguerra e ora, con il crescere delle tensioni tra Repubblica Popolare Cinese e Usa, l'isola – che è diventata stabilmente una base aeronavale – è un punto fondamentale della strategia statunitense di contenimento delle mire espansionistiche cinesi. Questa caratteristica è altrettanto nota a Pechino, e al Pentagono si valuta che, in caso di conflitto aperto, le importanti infrastrutture militari presenti a Guam sarebbero tra i primi bersagli di un attacco missilistico cinese.

Recenti fotografie pubblicate su The War Zone ci permettono di dare uno sguardo al rafforzamento dei sistemi di difesa aerea dell'isola, intrapreso da tempo da Washington: in particolare viene mostrato per la prima volta il sistema Aegis Ashore per intercettare missili balistici e da crociera. L'Aegis nasce come un sistema da difesa aerea e antimissile imbarcato (ad esempio sui cacciatorpediniere della classe Arleigh Burke), ma la sua efficacia ha consigliato gli Stati Uniti di produrne anche una versione basata a terra (“Ashore”) che è stata posizionata in Polonia, a Redzikowo, e in Romania, a Deveselu.

L'Aegis Ashore, come la sua versione imbarcata, utilizza le celle del lanciatore verticale (Vls – Vertical Launch System) tipo Mk41 e i missili “Standard” (in particolare Sm-3 e Sm-6). Inoltre il sistema potrà utilizzare il futuro Glide Phase Interceptor (Gpi), che si ritiene abbia la capacità di abbattere alcune minacce ipersoniche in arrivo, così come altre armi.

Sappiamo che gli Usa hanno espresso la volontà di installare questo particolare sistema antimissile a Guam almeno sin dal 2021, quando si era anche pensato di separare le parti del sistema mettendone alcune in posizioni sotterranee o addirittura trasformandole in unità mobili, in modo da facilitarne la dispersione.

Una foto diffusa dal Defense Visual Information Distribution Service il 17 ottobre mostra invece che le celle del Vls installate in una struttura fuori terra. Attraverso queste immagini abbiamo anche l'ulteriore conferma che il sistema antimissili Thaad (Terminal High Altitude Area Defense) è ormai presente stabilmente sull'isola, nel quadro del programma Enhanced Integrated Air and Missile Defense (Eiamd), varato nel 2023, che prevede la predisposizione di un totale di 20 siti separati per ospitare intercettori terra-aria, radar e altri elementi. Il programma dovrebbe completarsi nel 2027, con la dichiarazione di entrata in servizio di tutte le sue componenti, ma a quanto pare, visti i progressi sull'Aegis Ashore che dovrebbe diventare operativo nel 2026, i lavori sono a buon punto.

Utilizzando un approccio “sistema di sistemi” distribuito e a livelli, l'Eiamd è progettato per fornire una difesa aerea e missilistica a 360 gradi per Guam, con capacità di affrontare un ampio spettro di minacce aeree.

Se i lanciatori verticali dell'Aegis Ashore fotografati a Guam potrebbero sembrare familiari, nel complesso, a quelli presenti in Polonia e Romania, il sito facilmente apparirà molto diverso. Oltre alla possibilità di integrare ulteriori tipologie di missili aggiuntivi nel Mk41, l'Aegis Ashore di Guam potrebbe avere i suoi vari elementi distribuiti in misura molto più significativa rispetto ai suoi predecessori, migliorando la sopravvivenza e sfruttando meglio la difficile geografia dell'isola, che vede anche la presenza di rilievi alti sino a 300 metri. In effetti, proprio l'orografia dell'isola potrebbe essere di ostacolo per il radar del sistema, limitandone la porzione di cielo libero e quindi la portata.

L'Eiamd includerà anche almeno quattro radar AN/TPY-6, precedentemente noti come Homeland Defense Radar-Guam, che sfrutta la tecnologia sviluppata per il Long Range Discrimination Radar (Lrdr) utilizzato in Alaska. Il piano include anche un mix di lanciatori per missili Patriot Pac-3 e anche il futuro lanciatore di missili da difesa aerea Enduring Shield dell'esercito (chiamato anche Indirect Fire Protection Capability) abbinato al missile Aim-9X Sidewinder lanciato da terra.

Guam, pertanto,

che è uno dei più importanti avamposti militari statunitensi del Pacifico Occidentale, si appresta a anche diventare una delle basi più protette, con la speranza che le sue difese non debbano mai entrare davvero in azione.

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