Onda dei caccia stealth cinesi: così i J-20 hanno surclassato gli Usa

Nelle scorse settimane è stato reso noto che l’Aeronautica di Pechino ha ampliato la propria flotta di caccia Chengdu J-20 Mighty Dragon con 12 brigate aeree equipaggiate

Onda dei caccia stealth cinesi: così i J-20 hanno surclassato gli Usa
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La flotta di caccia stealth di quinta generazione della Cina è in continua crescita mentre i programmi militari statunitensi pensati da Washington per modernizzare la propria aeronautica continuano ad essere ostacolati da costi elevati e ritardi. La situazione è ben evidente nel contesto asiatico, dove l’onda dei J-20 cinesi, supportata da nuove tecnologie all'avanguardia e motori made in China, ha ormai surclassato gli Stati Uniti. Nelle scorse settimane è stato reso noto che l’Aeronautica di Pechino ha ampliato la propria flotta di Chengdu J-20 Mighty Dragon con 12 brigate aeree equipaggiate. Si tratta di un incremento notevole rispetto ai soli 40 caccia registrati all’inizio del 2022, visto e considerando gli oltre 70 mezzi introdotti soltanto nell’ultimo anno. E il gap Usa-Cina per il controllo dei cieli potrebbe ulteriormente ampliarsi.

La Cina punta sui caccia stealth

Come ha evidenziato Asia Times, il J-20, progettato dalla Cina per rivaleggiare con l’F-35 statunitense, svolge un ruolo chiave nella strategia del Dragone di proiettare la propria potenza oltre le sue difese costiere, nello specifico nel Mar Cinese Meridionale, nello Stretto di Taiwan e nel Pacifico occidentale. Il sempre più massiccio impiego dell’aereo in questione nei principali teatri operativi sottolinea l’importanza attribuita da Pechino al potenziamento dell’aeronautica. Che, nell’ultimo periodo, si è attivata per sostituire i vecchi J-11 e Su-27 con i J-20, supportata dai progressi nelle tecnologie dei motori nazionali - come il WS-15 - che hanno ridotto la dipendenza della Cina dai motori di fabbricazione russa.

Una simile espansione potrebbe spingere gli Stati Uniti e le potenze regionali, tra cui Giappone e Corea del Sud, ad accelerare i loro programmi di caccia di quinta e sesta generazione, intensificando la spesa militare nella regione Asia-Pacifico. Mentre la Cina sta rapidamente potenziando la sua flotta di J-20, superando gli Stati Uniti nel numero di caccia stealth avanzati, gli Usa stanno lottando contro i costi crescenti e i ritardi nella modernizzazione del loro analogo programma F-35 (il che potrebbe ulteriormente spostare l'equilibrio del potere aereo a favore della Cina nel Pacifico).

Le difficoltà degli Usa

Gli Stati Uniti hanno interrotto la produzione del caccia di quinta generazione F-22 nel 2011, limitando la flotta a 187 esemplari. Nel frattempo, il Government Accountability Office (GAO) Usa ha osservato a maggio 2024 che i costi del programma erano saliti a oltre 2 trilioni di dollari, con gli sforzi di modernizzazione che hanno aggiunto 16,5 miliardi. La modernizzazione dell'F-35, compresi gli aggiornamenti del radar e del motore, è stata ritardata a causa di problemi di stabilità del software e altro ancora, nonostante il raggiungimento della piena produzione.

Attualmente sono in servizio circa 630 F-35, anche se l'intenzione di Washington coincide con la volontà di acquistarne altri 1.800 circa. Nel frattempo, i costi di mantenimento previsti sono aumentati da 1,1 trilioni di dollari nel 2018 a 1,58 trilioni di dollari nel 2023, in parte a causa degli sforzi per estendere la vita utile del velivolo fino al 2088. I tempi di riparazione restano però lenti, e questo aspetto riduce la disponibilità dei jet per le missioni.

Inoltre, sia l'Aeronautica Militare che la Marina degli

Stati Uniti hanno ridotto rispettivamente del 19% e del 45% i tempi di volo annuali previsti. Ebbene, tutto questo potrebbe aver già fatto pendere l'ago della bilancia del potere aereo a favore della Cina, almeno nel Pacifico.

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