Nuovi jet e un piano da 10 miliardi: la strategia Usa per blindare i cieli del Pacifico

Gli Usa hanno pianificato un'operazione di ammodernamento per i suoi caccia in Giappone. L'obiettivo di Washington? Cercare di arginare l'aeronautica cinese

Nuovi jet e un piano da 10 miliardi: la strategia Usa per blindare i cieli del Pacifico
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Nello scacchiere asiatico gli Stati Uniti si stanno muovendo per rafforzare la propria aeronautica. L'obiettivo di Washington? Tenere a bada la sempre più moderna forza aerea cinese. Per riuscire in questo intento l'amministrazione Biden sta utilizzando una strategia ben precisa. Da un lato gli Usa hanno pianificato investimenti miliardari per tirare a lucido i propri caccia e jet dislocati nelle basi aeree sparse nella regione asiatica; dall'altro stanno giocando di sponda con i partner locali, Giappone in primis, nel tentativo di blindare il più possibile i cieli del Pacifico. L'ultima mossa rilevante, per l'appunto, chiama in causa Tokyo.

Il piano Usa: nuovi aerei in Giappone

La notizia chiave è la seguente: gli Stati Uniti hanno pianificato un'operazione di ammodernamento per i suoi caccia in Giappone dal valore di 10 miliardi di dollari. Siamo di fronte ad una svolta militare? Forse sì, ma non mancano le ombre. C'è, infatti, chi considera questa mossa ritardataria e troppo poco incisiva, considerando l'invecchiamento degli aerei americani, i problemi di produzione e la rapida crescita dell'aeronautica militare cinese.

Certo è, ha scritto il sito Breaking Defense, che Washington ha svelato una strategia completa di modernizzazione per i suoi velivoli militari in stanza sul suolo nipponico. Di cosa si tratta? È prevista la sostituzione dei vecchi F-15 e F-16 con jet F-15EX e F-35 avanzati, nonché la modifica degli schieramenti F-35B del Corpo dei Marines degli Stati Uniti (USMC). Questo cambiamento strategico dovrebbe essere destinato a migliorare la deterrenza e a promuovere la pace e la stabilità in una regione in cui persistono tensioni sul futuro di Taiwan.

La chiave per la spinta alla modernizzazione Usa coincide tuttavia con la base aerea di Kadena a Okinawa, soprannominata la "Keystone of the Pacific", che vedrà i suoi 48 F-15 sostituiti da 36 F-15EX. La vicinanza della base a Taiwan – ha scritto Asia Times - sottolinea inoltre la sua importanza strategica, sia per gli interessi militari degli Stati Uniti che per la difesa nazionale del Giappone.

L'obiettivo di Washington e la contromossa cinese

Il processo di transizione dovrebbe prevedere la rotazione continua dei caccia di quarta e quinta generazione, come se non bastasse, la base aerea di Misawa nell'Honshu settentrionale subirà un upgrade da 36 F-16 a 48 F-35A. Nel frattempo, la base aerea USMC di Iwakuni nell'Honshu meridionale adatterà la sua presenza di caccia stealth F-35B per allinearla alla modernizzazione del design della forza dell'USMC.

Abbiamo parlato degli Usa. E la Cina? Pechino potrebbe essere sulla buona strada per superare la potenza aerea statunitense, non solo nel Pacifico, ma a livello globale. In un'audizione della Commissione per le forze armate del Senato degli Stati Uniti del marzo 2024, l'ammiraglio John Aquilino, comandante del Comando indo-pacifico degli Stati Uniti (USINDOPACOM), spiegava che il Dragone, che possiede l'esercito e la marina più grandi del mondo avrebbe presto potuto sfoggiare anche la più grande aeronautica militare del mondo.

In linea con tale affermazione, il rapporto sulla potenza militare della Cina del 2023 del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DOD) rilevava che l'Esercito Popolare di Liberazione-Aeronautica Militare (PLA-AF) e l'Aviazione della

Marina Militare (PLA-N Aviation) insieme costituiscono la più grande forza aerea dell'Indo-Pacifico e la terza più grande al mondo, con circa 3.150 velivoli, esclusi gli addestratori e i sistemi senza pilota.

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